CS – CUS AD MAIORA RUGBY
1951:
Monica Bruno in campo per un tempo contro l’Irlanda. Domenica il CUS
Ad Maiora maschile affronterà all’Albonico in amichevole i Lyons Piacenza di A1.
Alejandro Eschoyez. «Sarà una verifica importante per capire meglio i nostri
punti deboli».
Bella
soddisfazione per Monica Bruno, che contro l’Irlanda è entrata nel XV titolare.
Ad Ashbourne la capitana cussina è stata schierata dal ct Andrea Di
Giandomenico nel ruolo di ala sinistra ed è rimasta in campo per tutto il primo
tempo. È stato il momento migliore per l’Italia, che ha difeso bene e chiuso a
lungo le avversarie nei loro 22 metri, peccando però in finalizzazione. A metà
gara il punteggio era solo di 10-0 per le detentrici del 6 Nazioni, che nella
ripresa hanno preso nettamente il sopravvento e si sono imposte per 32-0. Una
nuova edizione del 6 Nazioni è alle porte e Monica farà il possibile per ritagliarsi
altri spazi importanti nella principale vetrina della palla ovale femminile.
Sul fronte
maschile il CUS Ad Maiora Rugby 1951 sta ultimando la sua terza settimana di
preparazione, successiva al rientro dalla pausa natalizia,e domenica alle ore 14,30
al centro sportivo Angelo Albonico affronterà in amichevole la Sitav Rugby
Lyons Piacenza. Un test impegnativo per i ragazzi di coach Regan Sue, contro
una delle grandi della serie A1. «Ho visto i ragazzi molto motivati – spiega
Alejandro Eschoyez, vice di Sue e tecnico della mischia, – e consapevoli che la
fatica che stanno facendo adesso sarà ripagata in futuro. Anche quando abbiamo
perso quattro partite di fila non è mai venuta meno la voglia di lavorare, di
crescere e di sacrificarsi. Il momento positivo ci aiuta, ma non ci
dimentichiamo da dove veniamo e che basta perdere due partite per tornare
indietro. C’è entusiasmo, ma con molta umiltà, perché sappiamo che se siamo
davanti in classifica è solo grazie al nostro impegno e che, se non
continueremo così, sarà facile cadere di nuovo».
Umili e
carichi i biancoblù affronteranno dunque la squadra guidata in panchina da
Bruno Mezzani e Kelly Rolleston, che ha chiuso il girone di andata in serie A1
al quinto posto con 33 punti in undici partite, con un bilancio di sette
vittorie tre sconfitte e un pareggio. Dopo aver perso all’esordio contro il
Colorno (12-18), gli emiliani sono rimasti imbattuti fino al decimo turno
(cedendo punti solo al Firenze: 19-19), superando tra gli altri la Pro Recco
e l’Accademia Fir Ivan Francescato e
raggiungendo anche la seconda posizione. Gli ultimi due ko contro il
Valpolicella e la capolista L’Aquila li hanno fatti scivolare più indietro. «Cerchiamo
sempre di programmare amichevoli contro le compagini più forti – afferma
Eschoyez – come abbiamo già fatto in precampionato contro la Pro Recco, perché
vogliamo che le avversarie solide ed esperte mettano a nudo le nostre
debolezze, per poi poter lavorare con un obiettivo più preciso. Misurarsi con
gente di un categoria superiore è sempre molto stimolante».
L’Asd Rugby
Lyons ha festeggiato lo scorso settembre i 50 anni di vita della società. È stata in
serie A negli ’80 e ’90 del secolo scorso e dopo qualche campionato in B vi è
tornata definitivamente nel 2002-2003. Nella stagione passata si è piazzata
terza in A1 ed è approdata ai playoff per salire in Eccellenza, cedendo in
semifinale alla Capitolina. «I Lyons sono un’ottima squadra – osserva Eschoyez
– con un buon pacchetto di mischia e dei trequarti di qualità. Hanno perso un
giocatore importante, che trascinava molto come Kelly Haimona, che è andato al
Calvisano in Eccellenza, ma ci sono ragazzi del posto che si stanno dimostrando
all’altezza. Il loro vicecapitano è Diego Barroni, gioca numero 8 e lo conosco
benissimo. Era nel mio club in Argentina, l’ho allenato e l’ho portato io a
giocare in Italia nel Piacenza Rugby, prima di passare ai Lyons».
In estate, oltre
al già citato mediano di apertura neozelandese Haimona, è partito anche il pilone
italo-argentino Martin Camero, che è tornato con la famiglia in Argentina.
Con il numero 10 è stato ingaggiato il 24enne francese Aristide Barraud, che aveva
precedentemente militato nello Stade Francais e vanta presenze in Nazionale
giovanile. In prima linea sono arrivati i piloni Angelo Co, 24enne proveniente
dal Piacenza Rugby, e il torinese Marco Prette, classe
1994, cresciuto nel Valledora ed entrato tre anni fa nell’Accademia
Federale. Il subalpino è stato nazionale Under 17 e ha giocato in campionato
con la maglia del Rubgy Parma Under 20. Dopo oltre un anno di assenza per
un grave infortunio, è tornato il tallonatore marocchino Said Wahabi. «A Piacenza
– sottolinea Eschoyez – hanno anche un’ottima politica relativa agli
allenatori, Cambiano lo staff ogni due-tre anni, ma sono sempre tecnici fatti
in casa e questo è un fattore importante. Sono bravi a formare allenatori, non
per nulla Carlo Orlandi, ex nazionale e ora direttore tecnico del progetto
delle Accademie viene dai Lyons».
A proposito di
Accademie, Eschoyez è secondo di Matteo Mazzantini alla guida di quella
torinese Under 18, che nel weekend ha vinto la sua quarta partita su quattro in
campionato, espugnando il campo dell’omologa selezione di Prato per 21-14.
Notevole il contributo dell’Ad Maiora Cus, con Gianmarco Perrone, Mauro
Porporato, Nevio Racca ed Edward Reeves impiegati dal primo minuto e Lorenzo
Novello entrato nel secondo tempo. Ha svolto attività anche l’Under 16 Elite
cussina, che ha affrontato in trasferta in amichevole i pari età del San Mauro.
È stata una bella occasione per ricordare Massimo Spagnoli, il caro amico che
da tecnico ha allenato entrambe le squadre. Nel riscaldamento tutti i ragazzi
hanno indossato la maglia nera creata apposta per lui, con la scritta “Per
giocare a rugby non serve essere dei bisonti, in campo l’intelligenza conta più
dei muscoli. Grazie Max” e sulle spalle il suo numero 9. Poi si è giocato
in mezzo al fango, un rugby vero che sarebbe piaciuto a Massimo.
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