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SEMENZATO: “MONDIALI, IL PALCOSCENICO PIU’ IMPORTANTE”

SEMENZATO: “MONDIALI, IL PALCOSCENICO PIU’ IMPORTANTE” IL NUMERO 9 DELL’ITALIA, DOPO UN BRILLANTE 6 NAZIONI, PUNTA LA RWC 2011 Niederdorf/Villabassa (Bolzano) – Autentica rivelazione dell’RBS 6 Nazioni 2011, con una prestazione da man of the match contro il Galles ed il secondo posto nel sondaggio per il titolo di MVP del Torneo, Fabio Semenzato sembra avere tutte le carte in regola per conquistare un posto nella lista dei trenta per la Rugby World Cup che il CT Nick Mallett ufficializzerà nelle prossime settimane, dopo la prima fase di preparazione a Villabassa.

Abituato a lasciar parlare il campo, il venticinquenne mediano di mischia della Benetton Treviso, 4 caps nell’ultimo 6 Nazioni, è interamente focalizzato sull’impegnativo programma di preparazione a cui lo staff sta sottoponendo i trentasei atleti in competizione, all’ombra delle Dolomiti, per conquistare la convocazione ai Mondiali neozelandesi.

Protagonista anche il Magners League nella prima stagione di Benetton Treviso ed MPS Aironi, “Mozzarella” non ha dubbi circa l’impatto avuto dalla competizione celtica – da questa stagione rinominata Pro12 – sulla crescita degli atleti nel giro della Nazionale: “La Magners ha sicuramente avuto un impatto importante anche in chiave Sei Nazioni, ed anche se credo che i veri frutti della partecipazione al torneo celtico si vedranno più a lungo termine già il primo anno ha portato un salto di qualità. Il ritmo è alto, c’è l’abitudine a giocare le partite sino all’ultimo”.

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“Questa abitudine a lottare per ottanta minuti ci è tornata già utile nell’ultimo 6 Nazioni – prosegue Semenzato – perché, tranne che nella trasferta di Twickenham, le nostre partite si sono sempre decise nei minuti finali”.

Ma adesso, archiviato un 6 Nazioni che per Semenzato rimane comunque indimenticabile, tutte le energie sono rivolte alla preparazione iridata: “Tecnici e preparatori ci hanno fatto subito capire che ci sarebbe stato da lavorare tanto, stanno mantenendo le promesse. Ogni giorno veniamo messi di fronte a nuovi allenamenti e nuove sfide, ma le condizioni a Villabassa sono ottimali e stiamo lavorando con tranquillità. Chi arriverà al Mondiale, arriverà nelle migliori condizioni possibili”.

Dopo aver vissuto da dentro il 6 Nazioni, Semenzato punta dritto alla Nuova Zelanda: “Il 6 Nazioni è un grande torneo, ma il Mondiale è qualcosa di unico. Si gioca ogni quattro anni,è un’occasione da non lasciarsi mai sfuggire perché potrebbero non esserci altre possibilità. Già essere qui e lavorare per preparare una manifestazione del genere, per un atleta, è qualcosa di grandioso: non c’è niente come la Rugby World Cup, quello è il massimo livello del gioco”.

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