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Federleague (rugby a 13), il presidente Massitti: «Il nostro movimento cresce a vista d’occhio»

La Federazione Italiana Rugby Football League cresce a vista d’occhio. Ne è
convinto il presidente del movimento di rugby a 13 italiano, David
Massitti. «Nella scorsa stagione abbiamo ottenuto numeri molto importanti –
dice il massimo dirigente federale – e personalmente è stata emozionante la
finale che si è giocata tra Gladiators Roma e Falchi di Pian Del Bruscolo
(Pesaro). Ritengo che, per il livello di gioco che si è visto
all’Acquacetosa, sia stata la miglior partita di rugby a 13 mai giocata in
Italia. Tra l’altro il match si è disputato con una cornice di pubblico
eccellente, caratterizzata dalla presenza di molti “addetti ai lavori” e
personaggi di grande competenza che hanno apprezzato l’evento della Final
Four. Nel nostro campionato, inoltre, è spiccata la presenza della squadra
dei Bisonti di Frosinone, la compagine che gioca all’interno del carcere di
Frosinone. Un esperimento di grande significato sociale che ci ha riempito
d’orgoglio». Campionato, ma non solo. «La scorsa stagione è stata anche
quella dei concentramenti, a Civitavecchia ed Avezzano, della neonata
Nazionale Under 17 – sottolinea Massitti -. Un ulteriore segnale della
crescita strutturale del nostro movimento. Tra l’altro, in occasione
dell’appuntamento abruzzese, è capitato un problema sanitario ad uno dei
ragazzi presenti in campo e il nostro staff medico lo ha prontamente
soccorso e rianimato. Colgo l’occasione per fare anche pubblicamente i
complimenti a tutta la struttura sanitaria della Federleague in cui ci sono
persone di altissima professionalità». Proprio dalla Nazionale dovrà
ripartire la Federleague nella stagione che sta per arrivare. «Dobbiamo
continuare a crescere in maniera costante – dice Massitti -, cercando di
fare nuovi passi avanti sia col campionato che con la Coppa Italia che
torneranno a partire dalla fine della prossima primavera e per tutta
l’estate. Ma avremo anche l’onore di organizzare incontri internazionali
con la nostra Nazionale (sia quella maggiore che le selezioni juniores) sia
in italia che all’estero: tutti segnali della crescente considerazione
internazionale del nostro movimento. Saranno avviati, infine, anche
progetti legati alla scuola e riguardanti il sociale, stavolta anche a
livello internazionale, sempre con i giovani perchè riteniamo di primaria
importanza la partecipazione degli stessi alla nostra disciplina». In
chiusura Massitti non dimentica le difficoltà di “convivenza” che ci sono
state negli ultimi periodi. «C’è un altro movimento di rugby a 13 in Italia
che ci ha fortemente osteggiato e con cui non è stata possibile alcuna
forma di dialogo e unificazione democratica. Siamo stati accusati,
ingiustamente, di non volere una riunificazione. Ora abbiamo prove
inconfutabili che non eravamo noi quelli che realmente non volevano
riunirsi. Abbiamo più volte contattato gli organi internazionali,
dimostrando totale apertura ad una riunificazioni basata sulla democrazia e
sul lavoro reale sul territorio italiano: purtroppo siamo stati ignorati.
Noi, quindi, andremo avanti per la nostra strada e poi sarà il Coni a
decidere chi avrà i requisiti necessari per portare avanti in maniera
istituzionale la disciplina del rugby a 13».

Area comunicazione Federazione Italiana Rugby Football League
www.federleague.it

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