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INIZIATA L’ERA BRUNEL

ITALRUGBY, INIZIATA L’ERA BRUNEL “UN POSTO TRA LE PRIME SEI E LOTTARE PER IL TORNEO SONO GLI OBIETTIVI” Bologna – E’ iniziata ufficialmente oggi, all’NH Hotel De la Gare di Bologna, l’avventura di Jacques Brunel sulla panchina della Nazionale Italiana Rugby. Il cinquantasettenne tecnico francese è stato presentato oggi alla stampa dal Presidente federale Giancarlo Dondi, che ha augurato i migliori successi all’ex allenatore del Perpignan alla guida dell’Italrugby. “Abbiamo inseguito a lungo Brunel – ha detto il presidente federale – e siamo entusiasti di averlo finalmente con noi. Il mio augurio è che l’intero movimento lo sostenga perché con lui abbiamo la chance di effettuare un grande salto di qualità” “Credo che l’Italia ed il rugby italiano abbiano un grande potenziale – ha detto Brunel – e starà a noi dare fiducia, mezzi ed idee ai giocatori perché possano esprimersi al meglio”. “La struttura federale è efficiente, la FIR coltiva molto bene questa struttura e sicuramente ci sarà bisogno della collaborazione di tutto il movimento, ad ogni livello, per poter operare nelle migliori condizioni. La Nazionale è la vetrina del rugby italiano” ha aggiunto il neo-CT. Sulla decisione di mantenere lo staff tecnico attualmente in carica Brunel ha dichiarato: “Ho sempre lavorato con gli staff che ho trovato sul posto e sicuramente non ho intenzione di cambiare adesso. Chi ha già lavorato con l’Italia conosce l’ambiente e può darmi molto in termini di conoscenza dell’ambiente e dei giocatori”. “L’obiettivo di questo quadriennio che ci aspetta – ha proseguito Brunel – è quello di entrare nelle sei squadre più forti al mondo ed essere in grado di competere per la vittoria del 6 Nazioni nel giro di poco tempo”. “Ho visto almeno quattro numeri nove giovani in Italia che sono in grado di ambire alla maglia azzurra di mediano di mischia titolare e questo è confortante. La situazione per il numero dieci è diversa, anche se è vero che tutte le squadre cercano un numero dieci di qualità tranne forse la Nuova Zelanda che ha Daniel Carter. Noi siamo in una situazione particolare, perché c’è chi come Bocchino ha fatto il Mondiale ma non gioca al più alto livello possibile in Italia”. Sul piano di gioco Brunel ha detto: “Attacco e difesa sono strettamente collegati, non parlo di piano di gioco quanto di equilibrio. Per questo quello su cui lavoreremo sarà un maggiore equilibrio tra il gioco degli avanti e quello dei trequarti e vale lo stesso per il tipo di mediano d’apertura che dovremo utilizzare: un giocatore equilibrato, bravo in attacco, in difesa, al largo, vicino al pacchetto. L’equilibrio è alla base di tutto”. “Il Sei Nazioni che partirà con la trasferta in Francia è molto vicino, punteremo sicuramente sull’ossatura della squadra che ha appena disputato la Rugby World Cup e l’esordio contro la Francia (il 4 febbraio a Parigi ndr) sarà molto difficile: loro sono la terza squadra al mondo, sono stati finalisti ai Mondiali e vorranno vendicare la sconfitta del marzo scorso a Roma. A giugno, con il tour in Argentina e Nord America, daremo un po’ riposo ai giocatori più impegnati con la Nazionale nell’ultimo periodo e cominceremo ad allargare gli orizzonti ed a guardare ai giovani più interessanti del panorama nazionale” ha concluso Brunel.

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