Roma – L’esordiente ma già molto competitiva squadra del Gran Sasso di
L’Aquila o la caparbia veterana dei Magnifici di Firenze? Il mondo del
rugby a 13 italiano si interroga: chi sarà la squadra regina del 2015? Chi
succederà ai Gladiators Roma dopo cinque anni di dominio assoluto del club
capitolino? La bilancia del pronostico della maggior parte degli addetti ai
lavori sembrerebbe pendere leggermente dalla parte del team abruzzese,
composto da tanti atleti che hanno militato in questa stagione nella
compagine di serie A del rugby a 15, ma il club toscano non parte
certamente battuto e darà battaglia. L’appuntamento per l’ultimo atto della
Lega Irfl 2015 è fissato per sabato alle ore 18 presso l’impianto di Artena
(contrada Macere, via dello Sport) dove tra l’altro c’è anche un bellissimo
museo del rugby: data da cerchiare in rosso per tutti gli appassionati, lo
spettacolo e il divertimento sono assicurati.
Nelle semifinali dello scorso week-end il Gran Sasso ha sconfitto per 28-4
il Clan Catanzaro sul campo casalingo di San Demetrio (provincia di
L’Aquila), mentre i Magnifici si sono imposti con un bel 48-40 sul
caldissimo campo dei siciliani del Syrako. Due partite molto tirate che
hanno confermato l’alto livello tecnico del rugby a 13 italiano. In
Abruzzo, il Gran Sasso è partito subito forte facendo pesare il maggiore
tasso tecnico e di esperienza in questo genere di situazioni rispetto alla
pur valida formazione di Catanzaro: i padroni di casa, però, hanno saputo
gestire il vantaggio maturato nel primo tempo (24-0) controllando il
ritorno degli ospiti. Nella seconda semifinale, nella bellissima cornice di
Siracusa, nonostante un primo tempo brillante del Syraco, i Magnifici sono
riusciti nell’impresa di tornare in finale dopo 5 anni di attesa. Presenti
al match anche i rappresentanti dell’associazione siciliana contro la
violenza sulle donne che ha sposato il programma “White ribbon” della Lega
Irfl. «In finale non partiamo battuti, ce la giocheremo – dice il coach
toscano Beppe Moncada – anche se Gran Sasso parte col 60% di possibilità:
ha qualcosa in più a livello di esperienza visto che ha una squadra
composta da giocatori di serie A di rugby, ma noi siamo carichi e non
lasceremo nulla di intentato. Il gesto di partecipare alla semifinale al
posto dell’Albinea (che ha rinunciato in extremis per problemi
organizzativi, ndr)? Era doveroso farlo, avevamo voglia di giocare e
abbiamo subito accettato lo sportivissimo intento dei ragazzi di Syrako che
non volevano entrare in finale senza passare dal responso del campo». «Noi
favoriti? Questo non lo so – dice il tecnico abruzzese Pierpaolo Rotilio –
ma scenderemo in campo per vincere come sempre. Questa avventura era
partita come un’esperienza, ora siamo in finale e vogliamo il titolo. E’
stato un percorso bellissimo e vorremmo concluderlo dando il massimo di
quello che abbiamo. I Magnifici: sappiamo poco di loro al di là che si
tratta di una squadra blasonata, ma prepariamo le partite su noi stessi e
mai sugli avversari».
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