Roma – Negli occhi degli appassionati di rugby a 13 c’è ancora la
squillante vittoria ottenuta dall’Italia sul Grecia nel test match contro
la Grecia. La sfida con gli ellenici ha visto un alto rendimento da parte
di tutti gli azzurri, ma l’uomo della partita è stato giudicato Giuseppe
Valenti. Apertura classe 1990, Valenti ha già conquistato uno scudetto
targato Lirfl (Lega Italiana Rugby Football League) con Reggio Calabria nel
2016, tra l’altro trasformando il calcio decisivo, e con la Grecia ha
giocato la sua seconda partita con la maglia della Nazionale. «Avevo
partecipato al precedente test con BARA, ma far parte del giro azzurro è
sempre un grande orgoglio». La soddisfazione è indubbiamente arrivata alle
stelle quando gli organizzatori gli hanno comunicato la scelta di votarlo
come “man of the match”. «E’ la prima volta che mi capita e sinceramente
non me lo sarei mai aspettato. Ne sono stato molto orgoglioso e il tutto è
stato condito da uno splendido successo dell’Italia sulla Grecia, dunque è
stata una splendida giornata». Secondo l’apertura gli azzurri hanno fatto
ampiamente il proprio dovere nel match di L’Aquila. «Abbiamo giocato un
rugby molto semplice, ma estremamente efficace. E’ andato tutto secondo i
piani preparati dallo staff tecnico». Valenti ha virtualmente cambiato
casacca rispetto all’ultima convocazione visto che ha risposto a questa da
giocatore dell’Aquila Neroverde. «Sono venuto a giocare a Pesaro in serie A
nel rugby union e quindi al momento ho scelto di far parte del club
abruzzese per ciò che concerne il league». Il suo obiettivo, ovviamente, è
quello di far parte a lungo del giro azzurro. «La maglia della Nazionale
regala sempre emozioni particolari. Il movimento del rugby league è in
crescita, ma può e deve ancora alzare il livello delle sue competizioni: la
strada è quella giusta». Una cosa è certa: l’Italia del rugby a 13 su di
lui può contare a occhi chiusi.
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