Roma – Mentre la Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) sta studiando
date e formule delle competizioni della stagione 2017 oltre a programmare
l’attività della Nazionale, la palla ovale del rugby a 15 è tornata a
rotolare. E con essa numerosi atleti che sono protagonisti anche nel rugby
league, vista la notevole vicinanza e propedeuticità di una disciplina nei
confronti dell’altra. Cristiano Lavini, colonna portante dei Gladiators nel
rugby a 13 e attualmente in forza alla Primavera rugby (serie A) nel XV, è
tra questi: per lui si è aperta una stagione importante perché a fine
febbraio scorso si è rotto menisco e legamento crociato del ginocchio e ora
vuole gettarsi alle spalle la sfortuna. «Mi sento bene e credo di poter
dire di aver completamente recuperato dopo l’infortunio» conferma Lavini.
Romano di nascita e mediano di mischia come ruolo, l’atleta classe 1987 ha
scoperto casualmente il rugby a 13 e non l’ha più mollato. «Mi sono
avvicinato oltre cinque anni fa a questa disciplina su consiglio di un
amico e mi è subito piaciuta perché questo è un gioco semplice, molto
atletico, molto d’impatto. Quest’anno tornerò a giocare coi Gladiators, se
non ci saranno intoppi». E in effetti gli infortuni lo hanno perseguitato
e, come una sorta di maledizione, gli hanno impedito spesso di partecipare
agli appuntamenti con la Nazionale di rugby a 13. «Di fatto ho collezionato
una sola presenza ufficiale in maglia azzurra – racconta Lavini -, quella
risalente al match del 2013 in Kenya. Tra l’altro in quell’occasione, prima
di giocare la partita, sono stato due mesi in Kenya per conto della Lirfl
che stava portando avanti un progetto sociale per dare sostegno ai bambini
degli orfanotrofi. Un’esperienza bellissima che non posso dimenticare». Il
cruccio della Nazionale, comunque, gli è rimasto. «Cercherò in ogni modo di
rientrare nel gruppo azzurro – conclude Lavini – E con la medesima
determinazione, assieme ai miei compagni di squadra dei Gladiators,
cercherò di riportare lo scudetto a Roma».
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