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Lirfl (rugby a 13), l’orgoglio del presidente Gentile: «Cresciamo anche a livello internazionale»

Roma – E’ stato uno dei massimi promotori della attuale Lega Italiana Rugby
Football League (Lirfl). E ora l’ha anche “esportata” fuori dall’Italia. Il
presidente Pierluigi Gentile non può che essere orgoglioso della crescita
di un movimento che lui stesso, anni fa, ha contribuito a far nascere. E
che, oltre ad essere notevolmente “salito di livello” in ambito nazionale
anche grazie al riconoscimento ufficiale da parte della Federugby (Fir) e
quindi del Coni, sta togliendosi belle soddisfazioni anche a livello
internazionale con l’attività della prima squadra azzurra. Le sfide con la
selezione di BARA hanno tracciato la strada, poi a marzo scorso ecco
l’evento di L’Aquila in cui l’Italia del rugby a 13 ha sfidato (e battuto
nettamente) la Grecia. E ora in cantiere c’è la (inevitabile) “rivincita”
che si giocherà il prossimo 21 maggio ad Atene, dove (questioni
burocratiche e di visti permettendo) potrebbe essere presente anche la
nazionale del Pakistan. «Siamo curiosi di vedere di nuovo all’opera i
nostri azzurri – dice Gentile -, ma soprattutto siamo orgogliosi di poter
celebrare un nuovo evento internazionale per il nostro movimento, il terzo
in questa stagione agonistica contando anche quello di novembre con BARA.
Un fatto significativo che certifica la nostra crescita anche dal punto di
vista estero». E con l’occasione Gentile fa anche un annuncio importante.
«Il nostro movimento ha aderito ufficialmente alla World Rugby League,
associazione internazionale che raggruppa tutti i movimenti di rugby a 13
regolarmente riconosciuti dai governi e dalle istituzioni ufficiali dei
rispettivi Paesi, come vale per esempio anche per il movimento del rugby a
13 greco che svolge la sua attività sotto l’egida della Federazione
Pentathlon. Un’associazione che ha uno statuto totalmente democratico, in
cui le varie nazioni hanno parità di poteri e di voto». E poi c’è l’aspetto
tecnico di una partita che s’annuncia sicuramente più difficoltosa di
quella sostenuta a L’Aquila. «La nostra Nazionale dovrà dare prova di
personalità e maturità. La squadra azzurra è sempre più lo specchio delle
nostre attività: chi si mette in luce nelle competizioni da noi
organizzate, vale a dire la Coppa Italia e il campionato, può entrare nel
giro azzurro. E proprio all’organizzazione del nuovo campionato inizieremo
a pensare sin dai primi giorni successivi a questa importante parentesi
azzurra».

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