LIVORNO. Willem Reitsma sta smaltendo il suo problema al ginocchio. “Sì – dice il valido trequarti, da anni uno dei punti di forza del Livorno Rugby – gli ultimi test ai quali mi sono sottoposto sono risultati confortanti. Credo proprio che domenica, a Udine, potrò regolarmente scendere in campo”. Reitsma, classe ’84, era stato costretto ad uscire anzitempo, nell’ultima partita dello scorso campionato, per un altro infortunio. “In casa con il Piacenza – ricorda – mi ero procurato un malanno al gomito. Un malanno smaltito nel corso dell’estate. Viceversa, in questa primissima parte della stagione, ho dovuto fare i conti con questo acciacco al ginocchio. Ad Asti, nella prima amichevole, pur mettendomi a disposizione dell’allenatore, ho preferito non forzare. Poi ho saltato la seconda amichevole, quella giocata con i Lions Amaranto. Ora la situazione è decisamente migliorata”. Non solo il maggiore dei fratelli Reitsma, ma anche tutta la squadra labronica appare già in palla, in vista dell’inizio del torneo di A1. “I giocatori professionisti – sottolinea il trequarti, già nel giro della nazionale ‘A’, cioè la seconda rappresentativa azzurra – si sono subito perfettamente integrati nella nostra mentalità. Sia a livello di spogliatoio, sia a livello tecnico, tutti quanti si sono perfettamente inseriti nel nostro gruppo. E’ vero, per ora sono giunti solo rinforzi in mischia. Ma da sempre anche il nostro pacchetto è abile nel giocare il pallone, a tenere vivo l’ovale e non solo capace di battagliare nei vari raggruppamenti”. A Udine, domenica prossima, coach Prima dovrebbe schierare Ubaldi estremo, Luca Battagello e Antraciti alle ali, Martinucci e Willem Reitsma ai centri, Riccardo Squarcini apertura, Mazzantini mediano di mischia, Andrea Saccà, Griffiths e Cortesi in terza linea, Enrico Squarcini (o Giacomo Bernini) e Cazzola in seconda linea, Burke e Lovotti piloni e Salvi tallonatore. La sensazione è che in questo momento sia più dotata la mischia della linea arretrata. Si va in controtendenza rispetto alle consolidate tradizioni del club biancoverde, che dal lontano anno della sua fondazione (1931) ha quasi sempre preferito il gioco al largo alle classiche ‘sportellate’ fra gli avanti. Peraltro Udine, dopo aver rivoluzionato e ringiovanito il proprio organico, presenta ora una buona linea di trequarti ed un pacchetto di mischia piuttosto leggero. Per il Livorno Rugby, dunque, quella in terra friulana sarà un match da impostare più con la forza dei primi otto uomini che sulla freschezza e l’agilità della cavalleria. Uno degli indiscussi punti di forza della compagine labronica appare la coppia mediana: in senso assoluto il tandem tutto livornese Matteo Mazzantini – Riccardo Squarcini ha ben poco da invidiare ai registi delle altre squadre di serie A. A Udine (calcio d’inizio alle 15,30, arbitro Marrama di Padova), le difficoltà, per gli ospiti, potrebbero nascere dalla panchina piuttosto corta (almeno per quanto riguarda la prima linea). Il trequarti Burani, operato alla spalla nei giorni scorsi, non rientrerà prima di gennaio. Allo stadio friulano ‘Otello Gerli’, Livorno, con ogni probabilità, dovrà rinunciare ai vari Biagiotti, Baroni, Neri e Bufalini. In panchina dovrebbero dunque andare Vullo, Lecci, Fabio Battagello, Merlo, Pracchia, Gagliardi e l’escluso nel quindici iniziale fra Enrico Squarcini e Giacomo Bernini. FABIO GIORGI