Roma – Dopo aver lanciato un anno fa la pagina Facebook ufficiale, prossima oggi ai ventimila contatti, aver sviluppato un account Twitter, il canale Youtube ed un servizio di messaggistica dedicato agli utenti Blackberry la Federazione Italiana Rugby lancia tramite le proprie piattaforme multimediali un nuovo progetto di natura didattico-divulgativa, sviluppato in sinergia dall’ufficio stampa e dalla Commissione Nazionale Arbitri (CNAr). Sul canale ufficiale Youtube della FIR (www.youtube.com/fedrugby) e sulla web-tv presente sul sito internet federale www.federugby.it sarà possibile assistere ad una serie di video-lezioni sulle più recenti interpretazioni arbitrali delle regole di gioco e sugli aggiornamenti del settore arbitrale, correlati da filmati esplicativi con azioni di gioco estratte dai principali tornei continentali. A commentare le immagini ed a spiegare i più recenti metodi di applicazione delle regole di gioco un docente di eccezione, Giulio De Santis, arbitro italiano inserito nel Panel dell’IRB e protagonista nel ruolo di TMO – l’arbitro addetto alla moviola – della finale della Rugby World Cup “Nuova Zelanda 2011” del 23 ottobre scorso all’Eden Park di Auckland e coordinatore del gruppo tecnico arbitrale in qualità di Rugby Development Officer. “Ferma restando l’ufficialità delle circolari informative della Commissione Nazionale Arbitri per quanto concerne l’applicazione e l’interpretazione delle regole di gioco – ha commentato il Presidente CNAr, Gianpaolo Celon – abbiamo ritenuto utile ed interessante, sia didatticamente che da un punto di vista promozionale e divulgativo, utilizzare queste video-lezioni per agevolare la comprensione delle regole e della loro applicazione pratica sul campo. Il rugby è uno sport in costante sviluppo, la velocità di gioco aumenta sempre di più e proprio per questo reputiamo fondamentale offrire un numero sempre crescente di strumenti ai nostri arbitri ed, in questo caso, anche agli appassionati più attenti al regolamento per poter rendere il gioco sempre più fruibile e comprensibile per tutti”.