Lega Irfl (rugby XIII), coach Rotilio: «Il raduno di Vinci? Molto interessante»

Roma – «Un raduno molto interessante». Così Pierpaolo Rotilio, neo tecnico
della Nazionale di rugby a 13 assieme a Riccardo Marini, si esprime sulla
“due giorni” che gli azzurri hanno tenuto nella cittadina toscana di Vinci
(quella che diede i natali a Leonardo), nello scorso fine settimana. Per il
41enne tecnico nativo di L’Aquila è stato il debutto. «E’ stata sicuramente
un’esperienza molto emozionante visto che il sottoscritto e Riccardo Marini
per la prima volta dirigevamo un allenamento della Nazionale. Smaltito
l’impatto emotivo, abbiamo potuto testare con mano le qualità di questo
gruppo di ragazzi, la cui ossatura ricalca ovviamente quella dell’ultima
Nazionale del ct Ty Sterry (del cui staff hanno fatto parte Rotilio e
Marini, ndr) che a maggio fece benissimo nel test match contro BARA.
Inoltre abbiamo potuto osservare anche diversi ragazzi giovani, atleti già
abbastanza pronti che potranno rappresentare soluzioni importanti in un
futuro più o meno prossimo». Mentre la Lega Italiana Rugby Football League
sta cercando di ultimare i dettagli per un nuovo test contro BARA a marzo
del 2016, le prime basi dell’Italia targata Rotilio-Marini sono state
gettate. «Ho visto grande disponibilità al lavoro e al sacrificio da parte
di tutto il gruppo – commenta Rotilio – I ragazzi hanno sostenuto due
giorni di allenamenti molto duri (conclusi tra l’altro da una partitella in
famiglia, ndr), ma lo hanno fatto col giusto spirito. Molti di loro già si
conoscevano e al tempo stesso conoscevano sia me che Riccardo: siamo
contenti di come sono andate le cose». Il tecnico abruzzese preferisce non
sbilanciarsi sulle prospettive di crescita dell’Italia del rugby a 13.
«Questa Nazionale – dice Rotilio – sta nascendo adesso: il livello che
raggiungeremo dipenderà molto da noi, da quanto saremo disposti a
sacrificarci e da tutta una serie di fattori, tra cui il miglioramento
individuale dei ragazzi, l’ampliamento e il perfezionamento dello staff, la
diffusione che a livello federale avrà il rugby league. Ma le basi per fare
bene ci sono».

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