Primo giorno di lavoro per il GranDucato Parma Rugby che ha iniziato oggi la preparazione al prossimo Campionato Nazionale d’Eccellenza. Tra una seduta in palestra, una riunione tecnica e un allenamento sul campo abbiamo scambiato due parole con Chris Mayor e Stephen Jones, appena giunti in Italia dall’Inghilterra.
Chris, cosa pensi di Parma?
Sono arrivato domenica e ho avuto la possibilità di girare un po’ per il centro della città, è davvero molto bello con i suoi negozi, caffè e locali vari. Sono rimasto colpito anche dal gran caldo che c’è, la differenza con l’Inghilterra è notevole, ma mi piace questo clima.
Oggi hai conosciuto i tuoi nuovi compagni, che impressione hai avuto?
Sono veramente tutti dei bravi ragazzi, molto amichevoli, e hanno molta voglia di fare. Siamo tutti molto eccitati per l’inizio di questa nuova stagione. Spero di riuscire a terminare l’annata vincendo qualcosa o comunque nella parte alta della classifica e sono sicuro che se lavoreremo duramente e ci impegneremo al massimo ci riusciremo.
Stephen, sei arrivato venerdì in Italia e hai avuto modo di girare un po’ Parma e i suoi dintorni, che idea te ne sei fatto?
Parma è una città molto bella, con uno stile di vita molto rilassato, parecchio diversa da Newcastle. Poi il cibo italiano è davvero fantastico, specialmente il prosciutto.
La scorsa stagione hai guadagnato la promozione in Premiership con gli Exeter Chiefs, quest’anno hai scelto il GranDucato Parma Rugby, cosa ti aspetti da quest’esperienza?
Vincere il campionato. Scherzi a parte ho voluto venire in Italia per fare una nuova esperienza di vita, lavorare con altri allenatori, conoscere un paese e un rugby per me nuovo e imparare un’altra lingua.
Cosa pensi dei tuoi nuovi compagni di squadra?
Ci sono tanti ragazzi giovani che hanno molta voglia di lavorare duro e imparare dai più “vecchi”, che hanno l’esperienza per insegnare loro diverse cose per aiutarli a migliorare e crescere come rugbysti.
Tu cosa pensi di poter trasmettere alla squadra?
Innanzi tutto io vorrei imparare il più possibile dai miei compagni, anche se ho giocato molto e a buoni livelli c’è sempre qualcosa da imparare. In più spero di riuscire a trasmettere ai ragazzi quello che ho imparato durante la mia carriera.