MONDIALE U20 "ITALIA 2011", PARLA IL CAPITANO DEGLI AZZURRINI PIERMARIA LESO

JUNIOR WORLD CHAMPIONSHIP “ITALIA 2011”, PARLA IL CAPITANO DEGLI AZZURRINI PIERMARIA LESO: “PARISSE E CASTRO I MIEI ESEMPI PER IL MONDIALE DI GIUGNO”

Roma – Quarantaquattro giorni separano l’Italia U20 dalla sfida con la Nuova Zelanda che il 10 giugno, al Monigo di Treviso, aprirà la rassegna iridata in cui gli Azzurrini di Andrea Cavinato reciteranno da protagonisti davanti ai propri tifosi.

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Mentre prosegue la prevendita per la rassegna iridata giovanile che dal 10 al 26 giugno coinvolgerà Padova, Rovigo e Treviso presso le ricevitorie Listicket e Ticketone e online sui siti www.listicket.it e www.ticketone.com tocca al capitano degli Azzurrini Piermaria Leso, pilone destro veronese del Petrarca Padova, raccontare ambizioni ed obiettivi dell’Italia U20.

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Piermaria, avete la fortuna di giocare il Mondiale U20 davanti al pubblico di casa. Che significato ha, in particolare per i tanti atleti veneti che compongono la Nazionale di categoria?

“E’ una grande fortuna per tutti i ventisei giocatori che conquisteranno la convocazione per il Mondiale di giugno, per gli atleti veneti ovviamente ha un sapore ancor più speciale. Giocare nel nostro Paese e nella nostra Regione sarà molto bello ed importante, da parte di tutti noi c’è la voglia di fare bella figura davanti alla nostra gente e sono sicuro che riusciremo a fare grandi cose”.

Per te, capitano di questa Italia U20, un’emozione in più…

“Essere capitano dell’Italia è una grande responsabilità: abbiamo chiuso il Sei Nazioni in modo positivo con la vittoria con la Scozia ma adesso dobbiamo continuare a fare bene per raggiungere i nostri obiettivi e confermarci nell’elite del rugby mondiale giovanile”.

Come si prepara un Mondiale U20 da giocare sui campi di casa?

“Stiamo lavorando molto e bene con i tecnici, sia in Accademia a Tirrenia che con i nostri club: stiamo crescendo e dobbiamo riuscire a stare insieme il più possibile per trovare la massima coesione e per esprimerci al meglio delle possibilità”

Quali insegnamenti avete tratto dall’ultimo Sei Nazioni e con quale spirito approcciate il Mondiale?

“Lo spirito è buono, abbiamo convinzione nei nostri mezzi e tanta voglia di fare bene. Abbiamo buoni margini di crescita dopo il Sei Nazioni, dobbiamo ripartire dalla vittoria con la Scozia per continuare a progredire e per toglierci qualche soddisfazione”.

Il tuo Petrarca Padova è in semifinale nell’Eccellenza, in corsa per il titolo di Campione d’Italia. Come è stata la tua stagione e cosa ti auguri per la prossima?

“Purtroppo soprattutto in avvio di campionato ho avuto qualche problema fisico ed ho faticato a trovare spazio in prima squadra. Ho giocato due partite in Challenge Cup, ma avrei voluto trovare più spazio e spero di rifarmi nella prossima stagione”.

C’è qualche atleta, a livello italiano o assoluto, a cui ti ispiri come pilone destro o come capitano?

“Castrogiovanni è sicuramente un punto di riferimento come pilone destro, mentre come capitano anche se non lo conosco personalmente ho grande stima di Sergio Parisse”.

Chiudiamo con un doppio pronostico per il Mondiale U20 di giugno: chi vince e dove arriva l’Italia?

“Sul vincitore dico Nuova Zelanda o Inghilterra: i giovani All Blacks li conosciamo di fama, la forza dell’Inghilterra l’abbiamo testata sulla nostra pelle al Sei Nazioni. Gli inglesi hanno le potenzialità per andare in finale. Per quanto ci riguarda abbiamo un girone eliminatorio molto duro, ma penso che riusciremo a disputare un buon torneo soprattutto nella fase finale ed a confermarci nel Junior World Championship”.