LIVORNO. Si chiude sulle sponde del Piave un 2009 positivo per i colori biancoverdi. Domenica, a San Donà, su un campo ‘storico’ della palla ovale italiana, il Livorno Rugby termina le proprie fatiche ufficiali di un anno solare nel quale tutti gli obiettivi sono stati centrati. Dapprima, nel girone di ritorno del campionato 2008/09, i labronici hanno ottenuto le cinque vittorie che hanno consentito di scalare la classifica e chiudere il torneo di A1 ad un eccellente sesto posto. Un piazzamento impensabile ad inizio stagione, con il ripescaggio in A1 giunto in extremis e con le sei sconfitte rimediate nelle prima sei giornate. Nel corso dell’estate, poi, il roster labronico è cambiato in modo notevole. Nuovi gli stranieri professionisti e nuovo il capitano e guida, il mediano di mischia del ’76 (ex nazionale) Matteo Mazzantini, tornato a Livorno dopo 14 anni vissuti nelle maggiori squadre italiane. Nelle dieci gare fin qui giocate nella stagione, i tirrenici, allenati dal confermatissimo Guglielmo Prima, hanno racimolato un discreto bottino di punti (19). Attualmente sono 10 le lunghezze di margine sulla zona retrocessione. Peraltro nel girone di ritorno, al via il 10 gennaio, i biancoverdi potranno contare sul fattore campo sette volte su undici partite. Da giocare in trasferta solo con la Lazio, con il Badia, con il Mogliano e con il Brescia. San Donà-Livorno mette di fronte due squadre a lungo protagoniste ai vertici del rugby nazionale. Tante le sfide fra le due blasonate realtà ai massimi livelli, in A1, nei tempi in cui non esisteva il torneo elitario Super10 e l’A1 era realmente il campionato più importante. Gare sempre (o quasi sempre) equilibrate, ma a San Donà per i labronici è sempre stata dura rimediare un risultato positivo. Anche la gara di domenica non sarà facile per i biancoverdi. I sandonatesi, dopo le difficoltà incontrate nella primissima parte dell’annata, si sono rinforzati ed hanno ottenuto buoni risultati. I veneti sono sesti con 24 punti e sembrano in grado di crescere ancora. Livorno, proveniente dall’amaro stop di Firenze, dovrà fare a meno ancora del terza centro Griffiths e dei lungodegenti Burani, Neri e Lecci. Livorno, con umiltà, deve guardarsi alle spalle ed evitare di farsi risucchiare nella zona ad alto rischio della classifica. Sarà importante, a San Donà, strappare almeno un punto. Si cercherà di sfruttare la solidità di una prima linea che, anche a Firenze, ha trascinato tutto il pacchetto in una brillante opera nelle mischie chiuse. La situazione nella parte bassa della graduatoria (scenderanno in A2 le ultime due): Milano 20; Livorno 19; Udine 16; Piacenza 14; Brescia 9; Badia 7. Oltre a San Donà-Livorno, l’ultima giornata del 2009 (che coincide con l’ultimo turno del girone di andata) propone le delicate sfide salvezza fra Milano e Udine e fra Piacenza e Brescia. Il fanalino di coda Badia ospita il Colorno, secondo ad un punto dalla vetta. FABIO GIORGI