CS – Ce.S.In. CUS Torino Rugby: Un campione d’Italia al Ce.S.In. CUS Torino: benvenuto Giacomo Marchiori, fresco tricolore con l’Under 20 dell’Amatori Parma. Al rientro dal ritiro a Sestriere, il nuovo centro Giulio Forte è entusiasta:«Abbiamo fatto un gran fatica, ma coach Regan Sue mi ha conquistato». La famiglia del Ce.S.In. CUS Torino si è ampliata ancora e ha dato il benvenuto a un altro talento del rugby italiano. Il mercato si è chiuso con l’ingaggio del centro Giacomo Marchiori, classe ’93, che arriva in biancoblu dopo aver conquistato il titolo italiano con l’Under 20 dell’Amatori Parma, grazie al 17-13 inflitto al Petrarca Padova nella finalissima di Modena dello scorso giugno. Intanto anche il ritiro al Villaggio Olimpico di Sestriere è andato in archivio. Al Colle il Ce.S.In. Cus Torino ha portato circa ottanta atleti della prima squadra, dell’Under 16 e dell’Under 20 e coach Regan Sue, coadiuvato dagli altri tecnici Alejandro Eschoyez, Lucas D’Angelo, Nicola Compagnone e Andrea Oliva, li ha sottoposti per cinque giorni a ritmi da veri “marine”. La sveglia era fissata per le 6,30, seguita da 45 minuti di palestra a rotazione per gruppi. Alle 9 prima colazione e poi due ore sul campo, con un secondo break intorno alle 11,30. Ancora in campo fino alle 13,30, ora del pranzo alla mensa del Villaggio Olimpico, e poi breve riposo fino alle 15,30. Dalle 16 alle 19 lo staff ha sottoposto i ragazzi ad altre due sedute, intervallate da una breve merenda. Obbligatoria al termine l’immersione in una vasca ghiacciata, per ritemprare i muscoli provati dall’intensa attività. La giornata non era finita, perché dopo il rientro al Villaggio e la cena c’è sempre stato spazio per la videoanalisi e per momenti dedicati alla tattica e alla psicologia di squadra. Insomma una gran bella fatica. «Lo è stata certamente – racconta il nuovo centro Giulio Forte – ma ognuno di noi ci ha messo il cuore e l’anima ed è stata un’esperienza molto formativa». Giulio, catanese di nascita, il 23 settembre compirà 20 anni. Pratica il rugby da quando ne aveva quattro. «Mio papà Salvatore, detto “Turi”, – racconta Forte – è un veterano dell’Amatori Catania. Faceva il pilone e poi è diventato allenatore. Mi ha allevato lui e mi ha seguito fino all’età di 17 anni, quando sono passato direttamente in prima squadra in serie A2. Io, a differenza sua, ho sempre fatto il trequarti: prima il mediano di mischia e poi il centro e l’apertura. Penso di cavarmela bene con le mani e con i piedi. Fisicamente sono piuttosto possente e mi trovo a mio agio nelle fasi di contatto. Non vado spesso in meta, più che altro faccio gli assist ai compagni. Al calcio non tiro le trasformazioni e invece mi piace droppare». A 15 anni il siciliano è stato per la prima volta convocato in Nazionale e a 16 avrebbe dovuto partecipare agli Europei di Tolone. «Peccato, perché mi infortunai alla caviglia e dovetti rinunciare. Due anni fa ho giocato un test match con l’Under 19 contro l’Inghilterra a Sale. Spero che quello azzurro sia per me un capitolo aperto. Dovrò lavorare molto e bene e mi auguro, fra tre o quattro stagioni, di riuscire a entrare nel giro della Nazionale maggiore». Per Forte il prossimo sarà il terzo campionato in serie A, dopo i due disputati con l’Amatori Catania e conclusi al quinto e al sesto posto. Nel primo ha giocato 22 partite, 21 delle quali da titolare, realizzando quattro mete, nel secondo è andato in campo in 21 gare, sempre da titolare, con all’attivo una meta e due drop. Negli ultimi due match è stato anche capitano. «Ricordo con piacere l’esordio contro i Gladiatori Sanniti e poi la sfida della terza giornata, quando contro il Grande Milano segnai la mia prima meta: mi arrivò la palla e con un cambio di passo m’infilai in mezzo a tre avversari. La serie A2 è un campionato molto equilibrato in cui più o meno tutte le squadre sono allo stesso livello e alcune hanno delle individualità di esperienza». In questo contesto cosa potrà fare il Ce.S.In. CUS? «Sono fiducioso che anche noi potremo fare la nostra figura. Siamo un bel gruppo di ragazzi con una grande voglia di fare qualsiasi sacrificio e abbiamo un grande coach. Avevo sentito parlare bene di Regan Sue e dopo averlo conosciuto ne ho avuto la conferma. Non ho mai avuto un tecnico come lui. Quando parla di rugby mi manda in estasi. Sto lavorando molto in coppia con Willem Heymans, che sarà il mio compagno di reparto. Facciamo anche degli extra-allenamenti insieme per provare i passaggi. Siamo diventati amici e la nostra intesa sta crescendo». Sabato alle 15,30, al campo Carlo Androne capitan Narcisi e compagni sosterranno la prima amichevole in casa della Pro Recco. «Sarà un test importante, perché vedremo i frutti del lavoro fatto finora. Se andremo in campo con lo spirito giusto, sono sicuro che potremo dire la nostra». Addetto stampa sezione RUGBY: Roberto Levi (+39) 347 – 1105647 http://www.custorino.it/RugbyCusTorino/home.aspx [email protected]
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