BERNABO’: “FLAMINIO, IL NOSTRO SEDICESIMO UOMO”

“Vogliamo iniziare questo Sei Nazioni nel migliore dei modi, in squadra c’è tanta determinazione per partire con il piede giusto contro l’Irlanda e giocare in casa sarà uno stimolo in più. Il Flaminio è casa nostra, un campo molto caldo, dove i nostri tifosi sono sempre eccezionali: il nostro sedicesimo uomo. Giocare qui a Roma è sempre molto stimolante”. Parola di Valerio Bernabò, seconda e terza linea romano della Benetton Treviso che il 5 febbraio del 2000 era in campo nel vittorioso esordio contro la Scozia come sedicenne raccattapalle e che sabato prossimo, undicesimo anniversario della “prima” italiana nel Torneo, potrebbe essere in campo dal primo minuto contro l’Irlanda dopo aver giocato con l’Italia “A” sabato scorso nella sconfitta di Worcester contro England Saxons.

“Io, Sole e Pratichetti ci siamo messi a disposizione del CT per far fronte agli infortuni: fa piacere ritrovare il gruppo ed avere una chance per giocare nel 6 Nazioni, un torneo che genera tanto entusiasmo e che non ha eguali al mondo. Stiamo lavorando per farci trovare pronti per sabato, ma non pensiamo alla partita come ad un antipasto di Mondiale: ogni partita è unica, noi pensiamo ad una gara alla volta” ha dichiarato l’ex capitano dell’U21 azzurra, prodotto del vivaio della Lazio.

“Io come alternativa a Parisse? Sergio oggi si è allenato regolarmente, io ho giocato un po’ numero otto con l’Italia “A” e con la Rugby Roma la passata stagione, quest’anno con la Benetton Treviso sono stato schierato anche flanker: sicuramente sono a disposizione di Mallett anche come terza linea, non solo come seconda” ha dichiarato Bernabò.

Insieme al ventisettenne avanti romano ha partecipato all’incontro stampa odierno anche Kris

Burton, mediano d’apertura italo-australiano della Benetton, una lunga militanza azzurra ma solo quattro caps all’attivo. Sabato per lui potrebbe essere l’esordio nel 6 Nazioni all’alba dei trent’anni: “Il 6 Nazioni è un torneo eccezionale, sono cresciuto guardandolo in televisione in Australia anche se il mio giocatore di riferimento è sempre stato Michael Lynagh. Sabato contro gli irlandesi la difesa sarà fondamentale, loro giocheranno come tutte le squadre irlandesi, alternando gioco alla mano e gioco al piede. Io e Gori in coppia mediana? Deciderà Mallett, a Treviso abbiamo giocato poco insieme ma arriviamo entrambi dai Cavalieri Prato dove abbiamo accumulato molti minuti: ci conosciamo bene, ognuno sa come gioca l’altro”.

“La maglia azzurra per me è un grande onore, sono nato in Australia ma mia madre è nata vicino ad Avezzano e tutti i parenti sabato saranno davanti alla televisione per la partita contro l’Irlanda” ha concluso Burton.

Video-intervista a Valerio Bernabò

Audio-intervista a Kristopher Burton