E’ ufficialmente partita l’avventura della Nazionale italiana di rugby a
XIII che domani (ore 16 locali, ore 14 italiane) sarà di scena a Watamu, in
Kenya, per il suo primo test-match stagionale. La comitiva azzurra con
tutto lo staff tecnico e i dirigenti federali al seguito comprende questi
giocatori: Concetto D’Aquila, Camel El Gassaoue, Federico Re, Alfio
Finocchiaro, Attilio Bonnici, Gabrio Maionchi, Matteo Fiaschi, Gianluca
Genua, Simone Bianco, Alessandro Ippoliti, Cristiano Lavini, Carlo Donadio,
Matteo Lombardi, Giacomo Franzoni, Fabrizio Massafra, David Zonta e Carlo
Staccone. Gli azzurri sono partiti ieri (mercoledì), mentre oggi si è
tenuta la conferenza stampa di presentazione in cui il commissario tecnico
azzurro Tyron Sterry ha parlato dell’appuntamento sportivo. <
sensibili passi in avanti nel rugby a XIII. Anche per noi sarà un test di
verifica del nostro grado di crescita e assemblamento del gruppo>>. Molto
caloroso il benvenuto delle autorità locali col ministro dello sport
kenyano che ha indossato anche una maglia della Nazionale della Federleague
e con le autorità rugbistiche africane che hanno sottolineato l’importanza
di questo evento. Un match che rappresenta un’opportunità di crescita
tecnica per entrambe le squadre e che metterà di fronte due squadre
differenti: più veloci e atletici i kenyani, più compassati e fisici gli
italiani. Ma la trasferta della Federleague in Kenya servirà anche (e
soprattutto) per tornare a valorizzare il risvolto sociale che è sempre
alla base del movimento della Federazione Italiana Rugby Football League.
D’altronde già da qualche mese la Firfl ha promosso il “Kenya Charity Camp
Firfl”, un’idea avviata in maniera sperimentale a novembre che la
Federleague vuole rendere operativa (almeno) per i prossimi tra anni. La
Firfl ha mandato suoi tecnici federali negli orfanotrofi di Watamu e
Malindi (due delle città più importanti del Kenya) con lo scopo non solo di
insegnare e infondere i valori del rugby league agli sfortunati bambini
africani, ma di aiutare questi giovanissimi e le strutture che li ospitano.
A partire da sabato e fino al giorno della partenza (prevista per martedì
25 marzo), i giocatori della Nazionale, lo staff e i dirigenti federali
faranno visita negli orfanotrofi, prestando tutto il sostegno possibile a
questi sfortunati bambini.
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