Francesco Cavatorti nuovo Direttore Generale dell’Amatori Parma Rugby

La società Amatori Parma Rugby è lieta di annunciare il ritorno a casa
di Francesco Cavatorti nel ruolo di Direttore Generale.

Lo scorso anno direttore organizzativo del Valorugby Emilia, *Francesco
Cavatorti* ritorna così in bluceleste dopo la parentesi della Lire, la
Lega dei Club nell’allora Super10 e soprattutto nella Federazione
Italiana Rugby, dove nel 2006 ha tenuto a battesimo la prima accademia
nazionale federale under 20, la “*Francescato*”, mantenendo la carica di
manager per 12 anni fino al giugno 2018.

Un ritorno di spessore quello di Cavatorti per proseguire nell’opera di
rafforzamento societario. Bluceleste sin dall’età di quattordici anni,
insieme ai pilastri storici della società con le*Tre Viole* sul petto,
Francesco è stato protagonista della crescita non solo sportiva ma anche
delle strutture come la costruzione a carico della società della prima
Club House a Parma, l’attuale sede dell’Amatori alla Cittadella del
Rugby. A soli trent’anni, nel 1987 diventa *presidente* succedendo a
Paolo Banchini, carica che manterrà per dodici anni fino al 1999 quando
Amatori e Noceto danno alla luce il Gr.A.N. Parma, la prima “franchigia”
della città.

/“Sono felice di ritornare all’Amatori Parma, /– le prime parole del
nuovo direttore generale –/la società che mi ha accolto nel lontano 1971
e dove sono cresciuto come uomo, sportivo e dirigente”./

Come nel suo stile Francesco ha già le idee chiare sugli obiettivi che
non sono solo finalizzati al risultato sportivo perché “/*A mio modo di
vedere il risultato è solo una conseguenza delle azioni di un club*. /–
prosegue Cavatorti – /L’Amatori deve diventare prima un *riferimento*
per la Comunità, un riferimento per le famiglie e soprattutto
un’*eccellenza* per i giovani, giovani che devono essere valorizzati ed
essere seguiti nel migliore dei modi, mettendo loro a disposizione
tecnici preparati e qualificati oltre che servizi come il Centro Estivo
o anche un’assistenza medica e sanitaria adeguata per gli atleti”./