Lega Irfl (rugby a 13), Rotilio: «La Nazionale? Un grande orgoglio e una pesante responsabilità»

Roma – Da poco meno di un mese la Lega Italiana Rugby Football League (Lega
Irfl) lo ha incaricato di guidare la Nazionale di rugby a 13 assieme a
Riccardo Marini. E Pierpaolo Rotilio, 41 anni e un importante curriculum da
giocatore e allenatore di rugby a 15, non si è tirato indietro. «Quando mi
è stata fatta la proposta, ne sono stato ovviamente onorato. Io e l’amico
Marini ci troveremo ad affrontare una pesantissima eredità, quella di un
grande personaggio del mondo della palla ovale come Ty Sterry che tra
l’altro ho avuto il piacere di conoscere già qualche anno fa e che, nel mio
recente passato nello staff della Nazionale di rugby league, mi ha fatto
capire diverse sfumature di questo sport. Da due anni mi sono avvicinato al
rugby a 13 – continua Rotilio – pensando che fosse propedeutico al XV. Non
solo ho avuto conferma di questo, ma sono convinto che la forte ricerca
della “creazione dello spazio” che è tipica del rugby league possa essere
estremamente utile nel rugby a 15, che negli ultimi tempi spesso presenta
la medesima esigenza. In ogni caso, cercare di rimanere ai livelli molto
alti e qualitativi a cui Sterry ha portato la Nazionale di rugby a 13 non
sarà per nulla semplice, è una bella sfida per noi». Rotilio, che da
giocatore ha vestito le maglie del Gran Sasso (squadra di L’Aquila) e per
un breve periodo di Bologna, ha collezionato diverse presenze nella
Nazionale di Seven e qualcuna anche tra gli azzurri del XV. Da allenatore,
invece, ha iniziato sei anni fa con una squadra di Avezzano che in due
stagioni ha portato in serie B. Poi è arrivata la chiamata del Gran Sasso
di cui è tuttora primo allenatore. «Per questa stagione continuerò a
mantenere anche quell’incarico, poi tra un anno assieme alla Lega Irfl e
alla mia società valuteremo il da farsi». La chiosa è sugli obiettivi che
avrà la Nazionale marchiata Rotilio-Marini. «In generale il movimento del
rugby league, che è già cresciuto molto nel nostro Paese, dovrà lavorare
sui numeri e sulla qualità. La scelta della Federazione di mettere il
sottoscritto e Marini alla guida della Nazionale è sintomatico della voglia
di mettere al centro del progetto tecnico la tradizione italiana della
palla ovale e noi dovremo tradurre questo desiderio sul campo».

Area comunicazione Lega Italiana Rugby Football League
www.federleague.it

*Informazione ai sensi del Codice della Privacy (D.L. 196/2003) – Il vostro
indirizzo ci è pervenuto da pubblici registri, elenchi, atti o documenti
conoscibili da chiunque o a seguito di una vostra e-mail a noi indirizzata.
Il vostro indirizzo sarà utilizzato esclusivamente per inviarvi le nostre
comunicazioni e notizie e non sarà comunicato o diffuso a terzi. Nel caso
avessimo disturbato la vostra privacy, inviateci una e-mail ed il vostro
indirizzo verrà prontamente rimosso dalla nostra mailing list.*