Roma – Da nord a sud, l’Italia del rugby league è stata rappresentata in
maniera ampia alle finali di Coppa Italia organizzate dalla Lega Italiana
Rugby Football League (Lirfl) lo scorso mese a L’Aquila. Ma se l’Albinea
(rappresentante del settentrione) non è riuscita ad arrivare tra le prime
quattro, è andata decisamente meglio ai meridionali della Syrako che
assieme alla Clc Messina hanno tenuto alti i colori della Sicilia. «Siamo
riusciti ad arrivare fino alla semifinale, giocata contro gli umbri degli
Hammers (poi sconfitti a loro volta in finale dagli abruzzesi dei Sea
Boars, ndr) – racconta l’apertura classe 1981 Concetto D’Aquila – Questo
nonostante avessimo alcune defezioni e ci fosse da fare i conti con la
“fatica” del viaggio verso L’Aquila. Comunque, voglio fare anche
pubblicamente i complimenti agli organizzatori e a tutti gli aquilani che
si sono confermati estremamente ospitali». In semifinale la Syrako ha fatto
il possibile. «Personalmente sono contento solo quando vinco, ma
onestamente abbiamo avuto di fronte un avversario superiore – sorride
D’Aquila – Credo che aver raggiunto le semifinali sia stato comunque un bel
risultato per il nostro gruppo». Che già è proiettato al campionato.
«Abbiamo cominciato a sondare le disponibilità di alcuni ragazzi, come
sempre saremo ai nastri di partenza anche in quella competizione
organizzata dalla Lega Italiana Rugby Football League» dice D’Aquila,
autentica “anima” dei Syrako assieme a Roberto Giuliana. Un impegno che non
si limita al semplice allestimento della squadra siracusana, ma anche alla
crescita del movimento nel territorio siciliano. «Abbiamo in mente di
organizzare nelle nostre zone un raduno dedicato ai giovani con l’intento
di far conoscere ancor di più il rugby a 13 e alla presenza dei tecnici
della Nazionale Rotilio e Marini – dice D’Aquila – E poi cercheremo se
possibile anche di portare un match degli azzurri in Sicilia: sarebbe una
cosa bellissima per la nostra terra».
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