Roma – Messa alle spalle da qualche giorno la fantastica esperienza
dell’Italia in Pakistan, la Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl)
inizia a guardare agli appuntamenti “interni”. La prima competizione
stagionale, come da tradizione, sarà la Coppa Italia che quest’anno però ha
una formula totalmente rinnovata: niente più fasi preliminari
“interregionali”, ma direttamente un torneo in data unica che assegnerà il
trofeo tra tutte le formazioni iscritte. Un’idea che piace a Giorgio
Blandino, terza linea classe 1980 che ha appena debuttato con la maglia
della Nazionale e che giocherà con la formazione del Clc Messina Rugby,
alla prima esperienza in Coppa Italia. «E’ una formula più fruibile e
accattivante a mio modo di vedere – sottolinea – Il fatto di giocare in una
data unica ci permetterà di confrontarci con più formazioni
contemporaneamente e anche di assistere alle fasi finali della competizione
qualora non arrivassimo fino in fondo». Blandino spiega come nasce l’idea
della Clc Messina, compagine che milita nella serie B del rugby union, di
tuffarsi nel mondo del league. «Personalmente avevo già partecipato alle
competizioni della Lirfl due anni fa con la maglia del Reggio che conquistò
il titolo di campione d’Italia e l’anno scorso con i Crociati. Abbiamo
formato un gruppo con diversi giocatori di Messina tra cui ci saranno pure
Sergio Pidalà e Dario Spanò che sono stati con me in Pakistan e ai quali si
aggiungeranno un elemento importante come Lorenzo Imbalzano e altri ragazzi
calabresi. Siamo curiosi di vedere che tipo di squadra ne uscirà fuori
anche perché ci saranno alcuni debuttanti in questa disciplina, ma vogliamo
giocarci le nostre carte». La chiusura di Blandino riguarda proprio la sua
recente convocazione in Nazionale, la prima della sua esperienza nel rugby
a 13. «A livello di emozione è stata una cosa splendida poter indossare la
maglia azzurra e cantare l’inno. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico,
sono uno che cerca sempre di imparare nonostante l’età avanzi e questa
esperienza mi ha dato certamente stimoli forti per continuare a dare il
massimo».
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