Roma – La Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) e la solidarietà, un
binomio praticamente indissolubile sin dagli albori del movimento. Basti
ricordare i progetti in favore degli orfanotrofi in Kenya o quello (ancora
attuale) del sostegno alla campagna “White Ribbon” in aiuto delle donne
vittime di violenza. C’è una storia nella storia da raccontare nell’ambito
della recente affermazione dell’Italia del rugby a 13 contro BARA, ottenuta
domenica 20 novembre in quel di Campi Bisenzio (provincia di Firenze). Due
convocati azzurri al loro primo appuntamento con la maglia della Nazionale,
Elias Ligi e Alessio Batini, appena terminata la partita sono rientrati
velocemente nella loro Umbria per organizzare la consegna di alcuni beni di
prima necessità alle popolazioni di Cascia, Norcia e dintorni, colpite
duramente dal recente terremoto. Un progetto di solidarietà ideato
soprattutto grazie all’impegno di Ligi che tra l’altro ha visto distrutta
la casa dei nonni durante il sisma: assieme ad alcuni suoi colleghi di
lavoro e ai ragazzi degli Hammers e del Guardia XV (squadra di rugby union
dove gioca assieme a Batini), Ligi ha organizzato la raccolta e poi in
prima persona e col suo compagno di squadra Batini ha partecipato alla
consegna del materiale. «Abbiamo chiamato questa iniziativa “We love
Valnerina” – racconta Ligi – Al di là del materiale consegnato, abbiamo
voluto portare qualche momento di svago e conforto alle persone di alcune
frazioni sperdute del nostro territorio, in posti dove non era arrivata
nemmeno la Protezione civile. Prima di Natale vorremmo ripetere
l’esperimento raccogliendo beni per le scuole presso la mia azienda che è
il punto Decathlon di Foligno». «Ho saputo dell’iniziativa messa in piedi
da Elias e ho immediatamente chiesto di poter partecipare – racconta Batini
– Ci conosciamo da diverso tempo e mi è sembrato doveroso mettermi a
disposizione, per noi è stato come ottenere un’altra vittoria». Quella
sportiva ha lasciato grandi emozioni nel cuore di entrambi i due esordienti
assoluti di casa Hammers (squadra detentrice della Coppa Italia 2016). «Un
momento indimenticabile – sottolinea Batini, seconda linea classe 1991 –
Indossare la maglia della Nazionale è una grande responsabilità e
all’inizio c’era un po’ di timore, ma poi ci siamo sciolti». «La
convocazione è stata davvero speciale – aggiunge Ligi – Solo quando ho
indossato la maglia azzurra ho capito che non si trattava di un sogno, ma
della realtà. Il rugby a 13 è uno sport molto divertente e decisamente più
fisico rispetto agli altri codici».
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