VEA FEMI-CZ RUGBY ROVIGO DELTA
Stagione Sportiva 2013-2014
Comunicato stampa n. 164 del 28.02.2014
VEA FEMI-CZ: CONSIDERAZIONI DEL PRESIDENTE ZAMBELLI IN VISTA DEL MATCH
CON VIADANA E SULLA FRANCHIGIA VENETA
Si è tenuta questa mattina, nella Sala Consigliare dello Stadio “Mario
Battaglini”, la conferenza stampa del Presidente della Rugby Rovigo
Delta, Comm. Francesco Zambelli, insieme ai tecnici rossoblù Filippo
Frati e Andrea De Rossi in vista della partita di domani con il Rugby
Viadana.
“L’incontro di domani è molto importante per motivi di prestigio,
classifica e per le nostre attese – ha esordito il Presidente Zambelli –
Ci auguriamo quindi di poterlo giocare al massimo delle nostre
aspirazioni e di vincerlo. I giocatori devono metterci anima, cuore e
fisico, perché è uno di quei passaggi cruciali per dimostrare dove
vogliamo arrivare. La nostra formazione è tra le migliori possibili,
quindi non ci sono alibi. Il nostro augurio è di fare bella figura
esibendoci al massimo. Ci piacerebbe che fosse premiato il gioco ma in
campo ognuno si difende come può: purtroppo in questo sport anche il non
gioco ha la sua chance e a volte addirittura vince. Noi, comunque, siamo
in grado di esprimere un bel rugby e speriamo che questo avvenga per la
gioia di tutti. La giornata si preannuncia piovosa, ma fino ad ora siamo
stati fortunati, confidiamo quindi di avere il nostro pubblico migliore
a sostenere la squadra “.
Parole condivise anche dagli allenatori, come ha affermato Filippo
Frati: “Conosciamo bene Viadana, è una squadra nata dagli Arioni e che
ha sempre lottato per il vertice del Campionato. Non possiamo
sottovalutarla, nonostante i 16 punti di distacco in classifica. Abbiamo
preparato questa partita in virtù del fatto che probabilmente pioverà;
fino ad ora siamo stati bravi a leggere il match in chiave meteo (vedi a
San Donà, dove abbiamo fatto tesoro di questo). Perciò ci affideremo
molto al gioco al piede e a quello dei nostri avanti performanti, che
sono il nostro punto di forza. Credo che Viadana punterà sugli stessi
aspetti, quindi dovremo essere bravi nel gioco aereo e a sfruttare tutti
gli spazi che ci concederanno”.
Il Presidente Zambelli, che ieri sera ha incontrato i Presidenti dei
Club di Padova, San Donà, Mogliano e Treviso, ha poi fatto luce sulla
possibilità di creare una franchigia veneta per la Celtic League: “Da
due anni ormai si parla di questa aggregazione veneta, nell’ottica di
guardare al futuro e di poter valorizzare le qualità del nostro rugby.
Questo sentimento ci ha uniti in un percorso che ora, improvvisamente, è
stato proposto dal Presidente della F.I.R. Alfredo Gavazzi. L’incontro
di ieri è servito per capire se tale possibilità è concreta e le
certezze che già la fortificano: l’idea comune è che si debba creare una
filiera veneta, che parta dall’attività giovanile e si sviluppi per
arrivare all’Eccellenza e alla Celtic, mantenendo il Campionato
d’Eccellenza quale bacino in cui i nostri giocatori lotteranno per
crescere e sfociare nel massimo obbiettivo, ‘I Dogi’. Siamo tutti
convinti, Presidente Zatta compreso, che sia la soluzione migliore”.
Ha continuato il Presidente rossoblù: “La F.I.R., probabilmente, non
vorrà perpetuare la situazione attuale di un club privato e di una
franchigia federale: è una soluzione non più percorribile, secondo me.
Il Veneto è il territorio adatto per realizzare questa nuova idea. Per
l’equilibrio nazionale e federale bisognerebbe però puntare ad avere tre
squadre in Celtic, quindi questo sviluppo non si potrà limitare al
nord-est e in futuro bisognerà fare spazio anche a una franchigia del
centro-sud. Le prime ipotesi sull’argomento non sono facili né assolute,
vanno studiate: noi riteniamo che la Celtic debba essere il massimo
obiettivo e l’Eccellenza il trampolino di lancio. Sarà quindi necessario
il doppio tesseramento, almeno per una parte di atleti”.
Il Presidente Zambelli ha quindi concluso affermando: “Oggi la filiera
veneta realizzerebbe il premio di decenni di attività e potrebbe essere
uno stimolo per altre franchigie a progettare una crescita in filiera
similare. Tra la proposta del Presidente Gavazzi e quella dei cinque
Presidenti veneti penso si possa trovare punto d’incontro, al fine di
avere un organico ottimale di giocatori per le esigenze della nazionale.
Altro fronte importante è la strutturazione del movimento giovanile, dei
centri di formazione e delle accademie, che dovrebbero svilupparsi
propedeuticamente alle franchigie territoriali.”
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