Chiacchierata a 360° con Franco Bernini, coach di Montepaschi Viadana, dopo lo stop del Super 10 ed alla vigilia degli ultimi due turni di Heineken Cup.
Franco, cosa ci dici riguardo la prima fase della stagione dell’ Mps Viadana, prima degli impegni di Coppa e della sospensione per il Sei Nazioni?
“In questi primi cinque mesi di lavoro abbiamo operato molto bene, con un ottimo gruppo di atleti ed uno staff tecnico molto professionale.
L’ inizio non è stato dei migliori, vedi le sconfitte a L’ Aquila e Prato, poi però ci siamo ripresi molto bene giocando un novembre ad alti livelli vincendo contro Treviso, Parma, Rovigo e Padova. L’ unico peccato di presunzione ci è costato la sconfitta con i cugini del Gran, per il resto mi sembra che gli obbiettivi in Super 10 siano stati centrati in questa prima fase, siamo infatti a due soli punti dalla capolista Treviso con una gara interna da recuperare.
Per quanto riguarda l’ Heineken Cup si va a toccare un tasto delicato, da un lato partecipare a questo torneo è entusiasmante, dall’ altro c’è la frustrazione di non potere gareggiare ad armi pari, voglio dire, nel nostro girone ci sono tre compagini così forti e strutturate da poter tranquillamente meritare di vincere il torneo. Nei primi quattro turni ci siamo comportati bene in Francia col Clermont, abbastanza bene in casa col Leicester e dignitosamente a Swansea, con la sola eccezione del match di Reggio Emilia con gli Ospreys.
Ora rimangono queste due partite a gennaio dove noi cercheremo di fare qualche punto, sia in Inghilterra che in casa. Certo non aspettiamoci qualche vittoria, ma due prestazioni di alto livello si, soprattutto con i francesi del Clermont che, a mio avviso sono più abbordabili allo “Zaffanella” perché praticano un rugby meno strutturato di quello inglese e, appunto fuori casa non sempre hanno l’ atteggiamento vincente. Non voglio mettere le mani avanti ma se non riusciremo a raggiungere l’ obbiettivo di una vittoria non ne faremo un dramma, l’ importante sarà aver dato tutto per raggiungerlo”.
Passiamo al piano tecnico, ci sono novità per la formazione anti Tigers?
Qualche novità ci sarà anche perché, dopo la gara col Casinò di Venezia dovremo rinunciare a tre Nazionali come Robertson, Geldenhuys e Sole, bloccati da guai muscolari.
Farò giocare dal primo minuto Erasmus con la maglia numero 8 anche se non tutta la partita, tra gli avanti ci sarà la solidità garantita in seconda linea con del Fava ed Hohneck , mentre in prima linea, assente lo squalificato Elosù, potrò contare solo su Garcia a destra che sarà affiancato da Sciamanna e Ferraro al tallonaggio.
In mediana col numero 10 ci sarà Hola e Canavosio col 9, questo mi permette di schierare Johansson col 12 e Cox col 13 cioè nei loro ruoli naturali, dove sicuramente potranno essere più efficaci.
In panchina i sarà naturalmente una prima linea completa (Milani, Santamaria e Cagna o Redolfini), due terze, Birchall e Krause, quest’ ultimo bisognoso di un po’ di riposo ma pronto a sostituire un Erasmus che non ha nelle gambe un match intero ed una giovane seconda linea come Furno che sicuramente farà almeno venti minuti in campo. Solo due i tre quarti, il mediano di mischia Wilson e Samuele Pace rientrato all’ ovile dopo la parentesi della Nazionale a Sette”.
Luigi Malaspada.