I: CS – RUGBY: presentato il progetto "CUS AD MAIORA RUGBY 1951", prima public company italiana di rugby

Da: “Ufficio Stampa CUS Torino” [email protected]
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Data: Tue, 15 Oct 2013 18:33:45 +0200
Oggetto: CS – RUGBY: presentato il progetto “CUS AD MAIORA RUGBY 1951”, prima public company italiana di rugby

CS – RUGBY: presentato il progetto
“CUS AD MAIORA RUGBY 1951”,
prima public company italiana di rugby
Questa mattina nella sede del CUS Torino di via Braccini
1, è stata posta la prima pietra del nuovo progetto rugby cussino. La prima
Public Company presente nel mondo della palla ovale italiana è nata.
“Il progetto”, ha spiegato Andrea Ippolito, direttore generale del
CUS, “si chiama CUS Torino AD MAIORA RUGBY 1951 e affonda le radici nella
storia rugbistica universitaria torinese nata nel 1951, ispirata ad un modello
di finanziamento che per la prima volta in Italia è rivolto alle aziende, e
questa non è una novità, ed alla diffusione della proprietà azionaria presso il
pubblico degli appassionati. Si tratta di una società sportiva a responsabilità
limitata, senza finalità di lucro, che ha obiettivi chiari e programmati già
per i prossimi 6 anni di vita.”
Il Presidente D’Elicio illustra: ”partiamo da
una base solida, con la prima squadra maschile e femminile in serie Serie A, ed
un settore giovanile di quantità, sono 500 i tesserati cussini alla FIR, e
qualità, una finale nazionale under 16 nella passata stagione, 7 atleti under
16 selezionati per l’Accademia federale neonata a Torino, ed altri già
inseriti nelle selezioni nazionali giovanili. Nei primi tre anni
l’obiettivo è la promozione della prima squadra in A1 ed il
consolidamento tecnico del settore giovanile dal punto di vista qualitativo,
per portare a casa il primo scudetto italiano giovanile. Il tutto sarà
accompagnato da investimenti sulla formazione del settore tecnico,
nell’organizzazione societaria che, mantenendo il modello misto
manageriale/volontario, introdurrà gradualmente alcune figure manageriali: un
Direttore Generale prima ed un Direttore Sportivo poi, che avranno la funzione
di coordinare e capitalizzare il lavoro dello staff volontario.
Attualmente il centro sportivo Angelo Albonico sede del
rugby universitario è di proprietà della Provincia, ma per costruire “la
casa del rugby piemontese” è necessario  avere la proprietà
dell’impianto o almeno una concessione che ci consenta di progettare gli
ingenti investimenti strutturali necessari (spogliatoi, club house, tribune) a
far diventare l’Albonico il punto di riferimento per tutte le famiglie e
gli appassionati di rugby del Piemonte. Nel secondo ciclo triennale il
traguardo è di arrivare all’Eccellenza, ed a livello giovanile lottare in
tutte le classi di età per il massimo riconoscimento nazionale. A livello
quantitativo l’obiettivo è arrivare alla quota di 1000 tesserati, anche
attraverso una politica di decentramento sulla città delle scuole di rugby Ad
Maiora. CUS Torino AD MAIORA Rugby metterà a disposizione 151 quote supporter,
del valore di 900 euro l’una. La prenotazione della sottoscrizione sarà
poi valutata dal CDA societario e, se accettata, darà diritto a ricevere una
serie di servizi esclusivi che permetteranno agli azionisti di vivere in
maniera diretta e coinvolgente la vita societaria: una maglia numerata pezzo
unico socio sostenitore, 2 biglietti per la partita test match Italia –
Australia del 9 Novembre 2013
a Torino, la partecipazione ad un evento esclusivo per i
soci  con la partecipazione della Nazionale Italiana, 2 abbonamenti
tribuna per assistere alle partite casalinghe delle squadre cussine,
l’accesso alla club house, un evento annuale terzo tempo supporter con
atleti e tecnici della squadra, possibilità di accedere gratuitamente al Fitness Supporter Program guidato dal
coach Regan Sue e dai giocatori/giocatrici di serie A organizzato presso
l’impianto, la partecipazione all’evento “Ad Maiora”
che si terrà nel mese di Giugno per i soci”.
Per diventare socio è possibile compilare il modulo scaricabile dal sito
internet www.admaiorarugby.it/areasoci.
E’ poi intervenuto l’economista Mario Montalcini, Project Manager e
Presidente di Reseau Entreprendre, che ha sottolineato “l’idea è di
costituire una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata,
basata sull’azionariato diffuso. Ogni quotista manterrà un ruolo attivo
nella vita sociale, sia in sede di Assemblea, sia sul portale www.admaiorarugby.it sul
quale avrà visibilità, in assoluta trasparenza, sia degli aspetti economico
finanziari, sia degli indirizzi strategici pianificati. La costituenda società
sosterrà la sezione rugby del CUS Torino per la stagione in corso e, a partire
dal prossimo anno, tutto il settore rugby del CUS Torino confluirà in Ad
Maiora”.
Per Giampaolo Rossi, esperto di Leadership, Comunicazione e Team Building e
responsabile della comunicazione del progetto: “Ad Maiora colpisce per la
sua capacità di leggere le situazioni, di innovare e osare e per la
determinazione del CUS Torino nel concretizzarlo”.
Il primo socio sostenitore è stato il noto imprenditore Marco Boglione, che ha
ricevuto la prima maglia targata “AD Maiora” dalle mani del numero
uno cussino Riccardo D’Elicio. Boglione ha osservato che “nella
vita amo le imprese e gli imprenditori che per sopravvivere hanno bisogno di
saper vedere quello che succederà dopo. Ritengo importante che il CUS Torino
sia la casa di questo progetto perché è una garanzia di solidità e di
continuità. Credo nel concetto di Ad Maiora: non si può sopravvivere senza
migliorare. Quando mi è stato presentato il progetto, ho pensato che il CUS
Torino fosse l’unica cosa bella rimasta dopo le Olimpiadi del 2006. Credo
molto anche nell’azionariato diffuso che permetta il coinvolgimento di un
gran numero di persone e conseguentemente la polverizzazione dei rischi”.
L’illustrazione di Ad Maiora è stata anche l’occasione per
presentare l’attività della sezione rugby del CUS Torino per la stagione
2013-14.
Il presidente del Comitato Regionale della FIR, Giorgio Zublena, ha auspicato
che “il CUS Torino diventi la forza trainante di tutto il movimento
rugbistico piemontese, non solo dal punto di vista numerico ma anche
qualitativo”.
Per Paolo Sacco, responsabile della sezione Rugby del CUS Torino, “con la
prima squadra maschile in Serie A abbiamo progetti ambiziosi. Schieriamo anche
una compagine nel massimo campionato femminile, due squadre cadette,
altrettante Under 18 e Under 16, 2/3 Under 14 più molti bimbetti dai 6 ai 12
anni, per un totale di circa 500 tesserati. I dirigenti sono una cinquantina e
i tecnici circa 25. Per il quinto anno abbiamo rinnovato il contratto a Regan
Sue, e confermato inoltre Alejandro Eschoyez, che per le sue qualità funge
anche da tecnico della mischia dell’Accademia Under 18, che comprende
sette dei nostri ragazzi”.
Il coach Regan Sue ha specificato che “il nostro obiettivo non
trasformare i ragazzi in uomini e gli uomini in leader. Curiamo molto
l’ABC, ovvero i fondamentali tecnici. In ogni categoria il 90% del lavoro
è volto alla preparazione degli atleti per arrivare un giorno in prima squadra.
Il vivaio per noi è importante e nelle prime due partite di quest’anno
sette giocatori su otto della mischia sono dei nostri prodotti. Nel match di esordio
contro il Benevento avevamo in campo nove nostri ragazzi Under 21. Non mi
sbilancio sull’obiettivo di quest’anno, ma continuando così potremo
sicuramente andare molto avanti.”
Il capitano della prima squadra maschile, Andrea Merlino, ha sottolineato come
“ l’arrivo di coach Sue abbia introdotto una mentalità più
professionistica. Il mio ruolo è importante in quanto devo essere di
riferimento per i compagni e devo trovare il modo giusto per relazionarmi con
l’arbitro. La psicologia è importante quasi quanto la prestazione in
campo. La maglia ha un valore fondamentale e la prendiamo in prestito prima di
ogni partita come riconoscimento dei sacrifici fatti in settimana”.
Dopo queste parole Merlino ha consegnato la maglia del progetto Ad Maiora a
Carlo Checchinato, ex azzurro e attuale componente della FIR, in veste di
testimonial tecnico ed ha sottolineato: “credo molto in questo progetto e
ritengo che queste iniziative siano indispensabili per far crescere
ulteriormente il nostro movimento che, come tutto lo sport in questo momento,
sta attraversando un momento di grande difficoltà”.
Hanno ricevuto la maglia anche tutti gli ospiti presenti
in Sala Nebiolo, che hanno poi preso parte a una dimostrazione in palestra di
touche e passaggi, coordinata da coach Sue e dai giocatori della prima squadra.
 
 
 
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