LIVORNO. La sua meta più bella è stata realizzata lontano dal campo, a circa venti chilometri dal terreno di gioco ‘Carlo Montano’. A Pisa, discutendo la tesi su diritto privato internazionale, Enrico Squarcini, seconda-terza linea del Livorno Rugby, classe ’82, si è laureato, giovedì scorso, in giurisprudenza. In attesa, fra un paio d’anni, di fregiarsi del titolo di avvocato, il neo-dottore scruta i risultati dell’ultimo giornata di serie A1 e commenta: “E’ un torneo molto equilibrato. Lo stesso Noceto, che pure occupa la seconda piazza, sta facendo fatica ad esprimere tutto il proprio potenziale. Dopo la promozione dall’A2 della stagione, sembrava destinata a dominare la scena e invece sta incontrando difficoltà contro chiunque. Noi, domenica prossima, sul terreno degli emiliani, proveremo a fare la voce grossa. Giocheremo la nostra onesta gara, senza alcun timore reverenziale”.
– Il Livorno Rugby può vincere e può perdere contro chinuque, ha detto Guglielmo Prima sabato scorso, al termine del match con il Badia. Concordi con il tuo allenatore?
“Sì, in queste prime quattro giornate abbiamo alternato buone prove ad altre meno brillanti. Credo che possiamo toglierci buone soddisfazioni, tenendo a debita distanza la zona ad alto rischio della classifica”.
– Sono solo quattro i punti di ritardo dalla zona playoff…
“Sì, il terzo posto non è lontanissimo. Però è preferibile non volare troppo con la fantasia. Il nostro obiettivo è quello di stazionare nella parte centrale della classifica e se possibile confermare o addirittura migliorare il sesto posto colto l’anno scorso”.
Domenica prossima, a Noceto, il Livorno Rugby si dovrebbe presentare con lo stesso schieramento vittorioso con il Badia. Saranno ancora assenti Reily (sempre acciaccato, rientrerà sabato 30, nell’anticipo di Piacenza) e Cazzola (che, smaltito il suo malanno muscolare sarà a Roma, in ritiro con la nazionale giovanile). FABIO GIORGI