La Femi-Cz Rugby Rovigo si arrende ai Saracens

Amlin Challenge Cup 2009-2010

VI giornata

Stadio Mario Battaglini di Rovigo 23-01-2010 ore 15.00

Femi-Cz Rugby Rovigo – Saracens                        8-56

Primo tempo: 3-28

Femi Cz Rugby Rovigo: Basson; Calanchini, Pizarro, Bustos G., Pratichetti A. (23’ pt Bacchetti), Bocchino (20’ st De Gaspari), Travagli (16’ st Legora), Immelman, Van Der Merwe, Anouer (39’ pt Badocchi N.), Burman, Reato (cap), Boccalon, Mahoney De Marchi And. (8’ st Dolcetto). A disposizione: Damiano, Ravalle, Barion.

Allenatore: Umberto Casellato

Saracens: Wyles; Haughton (1’ st Cato), Penney, Powell, Tagicakibau; Hougaard (1’ st Goode), Rauluni (1’ st Barrett); Joubert (1’ st Reynecke), Saull, Melck; Botha, Borthwick (cap) (1’ st Vyvyan);  Mercey (1’ st Skuse), Onagro (1’ st Brits), Aguero (11’ st Gill). Allenatore: Brendan Venter

Arbitro: Dudley Philips

Marcatori: pt 2’ m Saull, tr Hougaard (0-7), 11’ m Penney, tr Hougaard (0-14), 16’ cp Bustos (3-14), 18’ m Saull, tr Huogaard (3-21), 22’ m Botha, tr Hougaard (3-28); st 2’ m Tagicakibau, tr Goode (3-35), 12’ m Saull, tr Goode (3-42), 19 m’ Tagicakibau, tr Goode (3-49), 29’ m Immelman (8-49), 39’ m Barrett, tr Goode (8-56)

Calci: Bustos cp 1/3 tr 0/1, Basson drop 0/1; Hougaard tr 4/4,  Goode tr 4/4

Progressione punteggio: 0-5, 0-7, 0-12, 0-14, 3-14, 3-19, 3-21, 3-26, 3-28; 3-33 3-35, 3-40, 3-42, 3-47, 3-49, 8-49, 8-54, 8-56

Punti conquistati in classifica: Femi-Cz Rugby Rovigo 0, Saracens 5

Man of the match: Andy Saull (Saracens)

Note: Spettatori 1500 circa

La Femi-Cz Rugby Rovigo chiude con onore l’avventura in Amlin Challenge Cup 2009-2010, mettendo in campo una buona prova, nonostante la sconfitta, con i Saracens. Gli inglesi si giocavano il primato nel girone e quindi hanno messo in campo una grande prestazione per ottenere il punto bonus. Il passivo è frutto più di qualche ingenuità dei padroni di casa che comunque hanno retto bene sia in mischia che in touche, andando più volte vicini alla meta.

La cronaca

E’ il Rovigo a cercare di portare a casa subito i primi punti con Basson che prova, dopo nemmeno un minuto, un drop che però esce di poco. Sul ribaltamento di fronte sono i Saracens a sbloccare il risultato al 2’ con la meta di Saull che si infila su un buco difensivo andando a schiacciare in mezzo ai pali. La trasformazione è agevole per Hougaard: 0-7. Al 9’ Bustos potrebbe accorciare le distanze con un piazzato, ma il pallone da sola l’illusione di centrare i pali, nulla di fatto. Passano solo due minuti e Penney brucia in velocità Van Der Merwe arrivando per primo a schiacciare il pallone per la seconda meta inglese. Hougaard trasforma lo 0-14. Al 14’ e al 16’ due piazzati per il Rovigo, Bustos fallisce il primo ma mette dentro il secondo: 3-14. Al 18’ Saull concede il bis e la sua meta, trasformata ancora una volta da Hougaard porta gli ospiti sul 3-21, a una sola marcatura dal bonus. Bonus che arriva al 22’ con Botha che trova la meta grazi a un intercetto a pochi metri dalla linea, sulla piazzola ancora Hougaard per il 3-28. Al 23’ Bacchetti rileva Pratichetti e il Rovigo inizia a mettere pressione ai Saracens con un’azione d’attacco protratta dal 33’ al 37’, con la mischia rossoblu che si ferma a un solo metro dalla linea di meta. Prima del fischio finale Badocchi entra al posto dell’infortunato Anouer, brutta botta alla mano per il flanker e sospetta frattura.

Nella ripresa l’allenatore dei Saracens cambia ben 6 uomini e le forze fresche si impongono da subito con la quinta meta, segnata da Tagicakibau. Goode, entrato al posto di Huogaard, centra i pali con la trasformazione: 3-35. Passano 10 minuti e Saull si guadagna il titolo di man of the match con la terza meta personale, ancora una volta trasformata da Goode: 3-42. Al 19’ anche Tagicakibau concede il bis e Goode mette dentro la sua terza trasformazione: 3-49. Ma il Rovigo vuole la meta a tutti i costi e la trova grazie a una grande azione di Legora, che al 16’ della ripresa aveva rilevato Travagli, che serve Immelman al quale non resta che fare gli ultimi passi e schiacciare il pallone. Da posizione angolata Bustos non trova la trasformazione: 8-49. Prima della fine, però, arriva anche l’ottava marcatura inglese, frutto di un errore difensivo dei padroni di casa, Barrett segna e Goode trasforma per l’8-56 finale.

Gli spogliatoi

Soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, nonostante il risultato, il tecnico Umberto Casellato: “Abbiamo perso contro una squadra che schiera moltissimi giocatori da nazionale, e che oggi ha lasciato in tribuna uno del carico di Nieto, abbiamo affrontato un avversario di altissimo livello e ne siamo usciti a testa alta. Per questo sono contentissimo della nostra prova, abbiamo tenuto testa ai Saracens anche senza grandi nomi, crescendo nel secondo tempo e tenendo bene sia in mischia che in touche”.

Anche la presidente Susanna Vecchi giudica la prova “positiva, al di là del risultato. La partita di oggi, rapportata al campionato italiano, dimostra che possiamo fare molto bene. Ora ci concentriamo sulla Coppa Italia vista la concreta possibilità di poter ospitare la finale. Arrivarci e giocarla davanti al nostro pubblico sarebbe un grande risultato”.

Dello stesso avviso il direttore sportivo Andrea Scanavacca: “La partita è stata molto positiva. Ci siamo comportati bene nella sequenza di prove durissime composta da Parma, Castres e Saracens. Abbiamo chiesto attitudine e determinazione ai ragazzi e loro hanno risposto. Ora la settima di pausa che arriva servirà a recuperare le energie e a permettere agli infortunati di rientrare. Arriva la Coppa Italia, competizione in cui possiamo fare molto bene, per poi concentrarci sugli ultimi tre mesi di campionato con la ferma volontà di centrare i play off”.

Tra i giocatori Pablo Calanchini giudica la prova “utile per accumulare esperienza per campionato e Coppa Italia. Se riusciamo a giocare come abbiamo fatto oggi anche nelle altre competizioni allora ce la possiamo giocare con tutte le squadre alla pari”.

German Bustos è soddisfatto “di come siamo riusciti a far girare la palla e per la maggior pulizia nelle ruck, peccato per qualche ingenuità di troppo che ci è costata delle mete evitabili. Comunque se in campionato giocheremo con la stessa grinta e attitudine di oggi possiamo puntare in alto”.

Conclude Niccolò Badocchi, molto vicino ad andare in meta: “Abbiamo tirato fuori la grinta e la voglia di far bene, riuscendo a giocare una buona partita. Ora ci concentriamo sulla Coppa Italia perché vogliamo arrivare in finale e giocarla davanti al nostro pubblico, certo è che se continuiamo a giocare così possiamo vedercela con tutte alla pari”.

Da sottolineare che prima dell’inizio della partita è stato ricordato l’ex bersagliere Dirk Naudè, con un minuto di silenzio che ha coinvolto anche gli ex compagni di squadra dell’indimenticabile campione rossoblu, scomparso prematuramente lo scorso fine settimana nella sua terra, il Sudafrica. I due capitani, quello del passato Angelo Visentin e quello attuale Tommaso Reato, hanno poi omaggiato Naudè con la maglia celebrativa per i trent’anni dall’ultimo scudetto vinto da Naudè e compagni e con un mazzo di 57 rose rosse, una per ogni anno che Naudè avrebbe compiuto oggi. Infine sulla bacheca realizzata appositamente i tifosi hanno potuto affiggere il proprio saluto e testimonianza su uno dei più grandi campioni della storia della Rugby Rovigo.