LIVORNO. I giovani sono la vera forza della squadra biancoverde, ad un passo dalla certezza matematica della salvezza. Una salvezza che, durante la stagione, non è mai parsa in pericolo. La riduzione da quattro a tre giocatori di formazione non italiana da inserire, nel prossimo anno, nella lista da presentare all’arbitro in ogni singola gara, può diventare un alleato dei labronici, intenzionati a dar sempre maggior spazio ai prodotti del proprio florido vivaio. Nella prossima annata – la terza consecutiva da disputare in serie A1 -, il Livorno Rugby si affiderà in larghissima parte ad elementi nati e cresciuti nel proprio settore giovanile. Nelle ultime due giornate, dapprima sul terreno del San Donà e poi in casa con il Noceto, i ragazzi di Prima, pur perdendo, sono andati a punti, in virtù del passivo in entrambe le occasioni inferiori alle otto lunghezze di ritardo. Con un briciolo di fortuna in più e (segnatamente per il match giocato in terra veneta) con qualche svista arbitrale in meno, i biancoverdi potevano strappare un maggior bottino di punti. In queste due gare hanno giocato titolari due ragazzi che rappresentano una certezza per il futuro. Coach Prima ha dato spazio al trequarti Alberto Neri (classe ’90), in campo come estremo, e all’avanti Giacomo Brancoli (del ’91), schierato a San Donà in seconda linea e poi slittato in terza linea con il Noceto. Le risposte sono state decisamente positive. Ormai non rappresentano novità le prestazioni ricche di spessore di due atleti dell’89, il trequarti centro Nicola Martinucci ed il pilone Andrea Lovotti. Non a caso sono stati loro due gli autori delle due mete, che, con il Noceto, hanno permesso di ridurre le distanze nel corso della ripresa. Per la gara con i validissimi parmensi (in piena lotta per l’accesso ai playoff promozione), menzione anche per capitan Matteo Mazzantini, che – contro il parere del medico – ha fortemente voluto rientrare anzitempo, dopo il grave infortunio alla coscia e, dopo aver iniziato il confronto in panchina, è entrato nella ripresa, dando linfa al tentativo di rimonta della sua squadra (in ritardo 0-14 all’intervallo e capace di chiudere il match in svantaggio solo 17-20). Ha stretto i denti un altro elemento della vecchia guardia, Enrico Squarcini, tornato dopo il malanno muscolare che lo aveva costretto ai box nella precedente partita. Dopo la pausa osservata per l’impegno dell’Italia, nel ‘Sei Nazioni’ (sabato 27 febbraio al Flaminio di Roma c’è la Scozia), i biancoverdi ospiteranno il 7 marzo il fanalino di coda Piacenza. D’obbligo il successo condito dal bonus, contro una squadra che, dopo le evidenti difficoltà enonomiche incontrate durante la stagione, ha perso i propri elementi di spicco ed appare destinata a chiudere il torneo all’ultimo posto. Contro il Piacenza, certa l’assenza di Willem Reitsma, che per l’infortunio al ginocchio riportato a San Donà deve restare ai box ancora per alcune settimane.In forte dubbio Neri, uscito nel finale contro il Noceto per problemi muscolari. Potrebbe rientrare Giacomo Bernini, assente contro il Noceto per uno stiramento. Fuori causa il seconda linea Filippo Cazzola, impegnato con la nazionale giovanile. Indisponibili anche i lungodegenti Renato Burani, Nicola Lecci ed Erik Reisma. Domenica prossima, alle 14,30, si giocherà intanto il recupero fra Piacenza e Firenze. Su Telemondo questi gli appuntamenti dei prossimi mercoledì (sempre alle 19): il 24 febbraio telecronaca di Livorno-Noceto, il 3 marzo lunga intervista a Riccardo Squarcini, il 10 telecronaca di Livorno-Piacenza, il 17 telecronaca di San Donà-Livorno, giocata il 14 febbraio.