Intervista ad Edoardo Gori by federugby
Intervista a Riccardo Bocchino by federugby
Domenica, a North Harbour, il numero nove pratese potrebbe ritrovare, in caso di convocazione, quell’Australia con cui in novembre aveva fatto il proprio esordio da mediano titolare a Firenze, vicinissimo alla “sua” Prato: “Per la gara di domenica i Wallabies schierano la miglior squadra possibile, quella che ha battuto gli All Blacks conquistando il Tri-Nations: ci dimostrano rispetto, per noi è un onore, è qualcosa che ha un significato. Sorvegliati speciali? Non posso non dire Genia, il mio pari ruolo: oggi è probabilmente il miglior mediano di mischia al mondo, dovremo prestare particolare attenzione ai suoi attacchi sulla seconda guardia. In generale, comunque, l’Australia è una squadra estremamente offensiva e forte in ogni situazione di gioco. La difesa sarà l’aspetto più importante della nostra gara”. Se Gori ha conquistato un posto nell’Italia per la Rugby World Cup 2011 recuperando da un grave infortunio, il mediano d’apertura Riccardo Bocchino, ventitreenne viterbese formatosi nella Capitolina di Roma e presso l’Accademia FIR, ha convinto Nick Mallett ad inserirlo nei trenta per la trasferta neozelandese con una serie di prove convincenti con l’Italia “A” di Gianluca Guidi: “Giocare la Churchill Cup con l’Italia “A” è stato fondamentale, anche perché in stagione non avevo giocato molto. Non sta a me dire perché sono stato scelto, credo comunque sia stata una valutazione complessiva. Di certo Nick sa che sono un giocatore che ama molto attaccare palla in mano ed a cui piace difendere, mentre per quanto mi riguarda credo di dover fare ancora grossi progressi tatticamente e nel mio gioco al piede”. Domenica, Bocchino potrebbe trovarsi di fronte a Quade Cooper, talentuosissimo ed imprevedibile numero dieci australiano: “Spero di giocare contro di lui, è un grande giocato, molto spettacolare. Ma pensiamo all’Australia in generale, non ai singoli”.