L’ondata di emergenza che ha travolto l’Italia e non soltanto, dovuta alla pandemia da Coronavirus, ha avuto ripercussioni nette e palpabili su un’infinità di settori: tra tutti, anche il mondo dello sport è stato colpito. E tra le tante discipline che più o meno improvvisamente hanno dovuto sospendere tutte le rispettive competizioni, una delle prime è stato il rugby: proprio nello stesso periodo in cui nella Penisola si contavano i primi contagiati, si stava infatti disputando il Sei Nazioni 2020.
Sei Nazioni 2020: la situazione prima della sospensione
Un evento di portata mondiale, un torneo capace di riunire di fronte alla televisione appassionati di tutti il mondo: tanto amato dai rugbisti quanto interessante per i frequentanti dei migliori casino online gratis senza deposito richiesto. E che come ogni anno si stava disputando nella finestra di febbraio, anche in questo 2020. Si tratta della prima competizione in assoluto ad aver rimandato alcuni degli incontri in via precauzionale a causa dell’avvicinarsi del Covid-19 dalla Cina.
In un primo luogo era stata sospeso a data da destinarsi l’ultimo incontro della quarta giornata, che vedeva affrontarsi l’Irlanda e l’Italia, proprio per via dei primissimi focolai italiani. Nella settimana successiva, è stata poi presa la decisione di rinviare anche tutto il quinto turno. Ad oggi gli incontri in questione (Italia vs Inghilterra, Francia vs Irlanda e Galles vs Scozia) non sono ancora stati recuperati.
L’unica soluzione con cui quegli incontri avrebbero potuto essere disputati infatti, sarebbe stato a porte chiuse: una soluzione che le varie Federazioni Nazionali e gli organi competenti non hanno voluto prendere in considerazione per una serie di motivazioni. In primo luogo l’equità garantita dalla presenza del pubblico per tutti gli incontri della medesima competizione e, ancor di più, dello stesso turno. In più la questione dei biglietti già venduti. Ecco quindi quale è stata la decisione presa.
Le possibili date per i recuperi
Sul momento si è optato per una sospensione senza una reale data di destinazione, sia per il match tra Irlanda e Italia che poi per tutti gli altri. Ma nelle ultime settimane sembra essere emersa in maniera importante una soluzione, più probabile e concretizzabile rispetto alle altre proposte e ipotizzate fino a questo momento. Gli incontri potrebbero essere recuperati in autunno.
A darne la notizia, che pur non è ancora ad oggi ufficiale, è stato il presidente della Federazione Francese Rugby nelle scorse giornate. Bernard Laporte infatti ha indicato come data di recupero indicativo per Francia vs Irlanda il fine settimana del 30 ottobre come soluzione più possibile e concreta: chiaro è che se così fosse, per mantenere il format della competizione e per evitare ulteriori problematiche, nello stesso weekend sarebbero disputati anche gli altri due incontri della quinta giornata.
Ricordando sempre che Italia e Irlanda avrebbero un’ulteriore sfida da recuperare che, presumibilmente, verrebbe collocata in uno dei fine settimana limitrofi. Ad ogni modo, al momento, è troppo presto per avere certezze in questa direzione: la seconda metà di ottobre resta certamente il periodo principalmente candidato per accogliere le sfide rimanenti, ma bisognerà seguire gli sviluppi.
In primo luogo, quelli della pandemia: tutto dipenderà dall’evoluzione e dalla diffusione del virus nelle prossime settimane. In un secondo momento, bisognerà comunque tenere anche in considerazione il calendario della prossima stagione dei club: gli incontri del Sei Nazioni dovranno infatti incastrarsi con questo calendario di modo da non andare ad ostacolarsi a vicenda.
Solamente quando si avrà un quadro più completo della situazione sarà possibile prendere decisioni definitive. In ogni caso, ad oggi, sembra molto probabile che il Sei Nazioni 2020 troverà la propria naturale conclusione in autunno.