Il giorno dopo la semifinale di ritorno che ha visto la Femi-Cz Rugby Rovigo vincente sul Viadana, ma esclusa dalla finale per soli 5 punti, il tecnico Umberto Casellato vuole chiarire alcune sue dichiarazioni rilasciate a caldo e fraintese da alcuni organi di stampa.
“Quando ho detto che l’arbitro Damasco è pagato, non intendevo certo dire che è stato pagato per far perdere il Rovigo, ma molto più semplicemente che il direttore di gara è stipendiato dalla Federazione, in quanto fa l’arbitro per professione”, spiega Casellato. “Nessun complotto, quindi, ma solo tanta amarezza per un risultato che ci è costato un anno di lavoro. Amarezza che mi ha spinto a rilasciare dichiarazioni che poi sono state travisate”. “L’esclusione del Rovigo dalla finale è dipesa dal risultato dell’andata – insiste il coach rossoblu – dove avremmo preferito un arbitraggio più equilibrato, ma da qui a dire che siamo vittime di un complotto ce ne passa”.
Nonostante l’esclusione, comunque, l’allenatore e la società si dicono orgogliosi della stagione e dei risultati raggiunti, la finale sarebbe stata certamente la ciliegina sulla torta di un’annata da incorniciare, ma il calore e l’affetto della città e dei cinquemila del Battaglini sono la ricompensa più grande, che spinge tutti a lavorare per un futuro sempre più glorioso.