VEA FEMI-CZ: NEUROTRACKER AL BATTAGLINI

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VEA FEMI-CZ RUGBY ROVIGO DELTA
Stagione Sportiva 2013-2014
Comunicato stampa n. 27 del 25.07.2013

VEA FEMI-CZ: NEUROTRACKER AL BATTAGLINI

Questa mattina il professore universitario e preparatore atletico Philippe Arnau ha condotto una seduta sperimentale di allenamento con i mediani della VEA FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta, avvalendosi dell’attività innovativa denominata NEUROTRACKER.

Tale nuovo approccio all’attività sportiva coinvolge il sistema nervoso per sviluppare le reazioni istintive e risparmiare energia, studiando il rapporto tra la visione centrale e periferica con la risposta motoria. I Bersaglieri che si sono sottoposti al test, Guido Calabrese, Marco Frati, Nicolò Fratini, Simone Ragusi e Luciano Rodriguez, hanno indossato per sei minuti ciascuno un particolare casco tridimensionale in grado di valutare le capacità cognitive.

“I mediani sono i giocatori che hanno un ruolo chiave nella presa di decisioni – spiega Arnau – Per definire la carta d’identità cognitiva di ciascuno occorrerebbero 12 sessioni di test, ma già la prima sessione dà l’idea di un livello minimo. Tenendo in considerazione questo dato, il lavoro di oggi è stato molto soddisfacente poiché i risultati sono stati leggermente sopra la media di chi lo esegue per la prima volta: abbiamo ora a disposizione diverse informazioni sulle capacità percettive e di concentrazione dei giocatori testati, e si potrà quindi impostare una preparazione specifica per svilupparle. Sulla base dei risultati gli allenatori potranno capire quale giocatore dovrà focalizzare la sua preparazione sulla concentrazione e quale sulla percezione”.

Nei giorni scorsi Arnau ha proposto anche un lavoro sulla corsa, durante il cardio-test, per osservare la meccanica del movimento, per analizzare la postura utilizzata da ciascun giocatore ed eventualmente il conseguente rischio di infortunio.

Arnau farà ritorno in Francia questa sera, ma non è da escludere una sua ulteriore futura visita alla squadra rossoblù: “Ringrazio Tommaso Boldrini per avermi dato la possibilità di far conoscere i miei studi, ancora inediti in Italia. Grazie anche ai miei collaboratori Cristian Petri e Marco Petrin, allo staff tecnico e ai giocatori. Questa a Rovigo è stata una bella esperienza, mi sono trovato molto bene qui al Battaglini”.

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