Coppa Italia: la Femi-Cz Rugby Rovigo cade col Petrarca ed esce di scena

Coppa Italia 2010 – Semifinale – 13-03-2010

Stadio Plebiscito di Padova ore 15

Petrarca Padova – Femi-Cz Rugby Rovigo 28-24

Primo tempo: 13 – 13

Petrarca Padova: Spragg; Acuna, Ambrosio, Bertetti, Faggiotto; Mercier, Leopardi; Ansell, Galatro, Pezzati; Fletcher, Filippini (3’ st Padrò); Sclosa (18’ st  Chistolini), Gatto, Costa Repetto. All: Pasquale Presutti

Femi-Cz Rugby Rovigo: Basson; Calanchini (11’ pt Bacchetti), Sartoretto, Pratichetti, De Gaspari; Bustos, Legora; Abadie, Immelman, Van der Merwe; Reato, Tumiati (28’ pt Burman);  Boccalon (18’ st Ravalle), Mahoney (25’ st Damiano), De Marchi. All: Umberto Casellato

Marcatori: pt 13’ cp Basson (0-3), 19’ m Ambrosio tr Mercier (7-3), 27’ cp Mercier (10-3), 31’ cp Bustos (10-6), 34’ cp Mercier (13-6), 39’ m e tr Bustos (13-13); st 8’ m Immelman (13-18), 14’ m  Costa Repetto (18-18), 22’ cp Bustos (18-21), 24’ cp Bustos (18-24), 34’ cp Mercier (21-24), 39’ m’ Bezzati tr Mercier (28-24)

Arbitro: Stefano Mancini (Frascati)

Giudici di linea: Ettore Reale (Bari), Stefano Rosamilia (Colleferro)

Ammoniti: 21’ st Galatro, 28’ st Padrò, 33’ st Burman

Calciatori: Mercier 5/6, Bustos 4/6, Basson 1/1

Spettatori: circa 1300

Finisce l’avventura in Coppa Italia della Femi-Cz Rugby Rovigo che cade nei minuti finali nella semifinale col Petrarca Padova. A condizionare i rossoblu alcuni errori, risultati poi fatali, mentre i padovani hanno pressato fino alla fine conquistando una vittoria insperata e la finale che disputeranno a Rovigo contro la Benetton Treviso che ha superaro l’Mps Viadana per 19-15 nell’altra semifinale.

La cronaca

La partita parte a rilento, con le due squadre che si studiano per oltre dieci minuti. La prima azione degna di nota è il calcetto in area di meta di Stefan Basson con Calanchini che si avventa sul pallone ma viene anticipato da un avversario. L’ala argentina ha la peggio e deve uscire dal campo per una botta alla schiena, al suo posto Andrea Bacchetti. Un minuto dopo è Bustos a portare in vantaggio i Bersaglieri calciando in mezzo ai pali una punizione da 45 metri, 0-3. Qualche minuto dopo clamorosa azione da meta gettata al vento dalla coppia Pratichetti-Sartoretto, il primo si infila tra le maglie avversarie ma sbaglia il passaggio decisivo a pochi metri dalla linea; a Sartoretto il pallone sfugge di mano e i padovani tirano un sospiro di sollievo. Ambrosio è decisamente più cinico quando punisce la sua ex squadra al 19’ trovando il buco giusto e schiacciando la prima meta di giornata per il Petrarca. Mercier trasforma per il momentaneo 7-3. Il numero 10 dei patavini si ripete su punizione per il 10-3. Al 31’ Bustos accorcia le distanze dalla linea dei 22 ma tre minuti dopo Mercier riporta al largo i suoi per il 13-6. Ma Bustos infiamma il pubblico allo scadere: il Rovigo preme, l’argentino recupera il pallone, si smarca con una finta e trova il buco in mezzo ai pali che vale la meta. Bustos si prende anche la gloria della trasformazione e il primo tempo si chiude in parità: 13-13.

Alla ripresa del gioco sono ancora i rossoblu protagonisti con un’azione che non solo vale la meta ma strappa un lungo applauso a tutto lo stadio: Boccalon avanza col pallone favorendo l’inserimento di Basson che si allarga sulla fascia e libera un corridoio per Immelman che riceve il pallone e vola in meta. Il sudafricano però non si accentra più di tanto rendendo difficoltosa la trasformazione di Bustos che infatti sbaglia: 13-18. Ma i padroni di casa ritrovano subito il vantaggio con un inserimento del pilone Costa Repetto dopo una lunga percussione del pack nero. Mercier emula Bustos e dalla piazzola fallisce la trasformazione: 18-18. Il derby è sempre carico di tensione e così iniziano a volare i primi cartellini gialli: Galateo placca De Gaspari al collo e l’arbitro non può che invitarlo a uscire dal campo. Sulla punizione Bustos porta di nuovo avanti il Rovigo: 18-21. L’agentino si ripete due minuti dopo: 18-24. Bustos colpisce in pieno il palo sulla posizione seguente all’ammonizione di Padrò. Il Petrarca è il 13 ma i Bersaglieri non ne approfittano, e falliscono un’altra occasione con Pratichetti che stavolta sbagli il passaggio a Bacchetti che non può che commetter un in avanti. Il Rovigo perde prima Burman per un giallo, e poi la partita. Dopo tre touche giocate ai cinque metri, il Padova trova una spinta efficace con il maule e riesce a penetrare in area di meta. Mancini ferma il gioco e, dopo aver fatto rialzare uno dopo l’altro i giocatori decreta finalmente la meta che fa esplodere la gioia dei tifosi padovani. Mercier trasforma per il 28-24 finale. L’assalto finale dei Bersaglieri nei minuti di recupero non va a buon fine e l’avventura del Rovigo in Coppa Italia finisce sul terreno del Plebiscito.

Gli spogliatoi

Particolarmente scuro in volto il tecnico Umberto Casellato che recrimina per i troppi errori commessi: “Abbiamo sbagliato tre mete che erano più difficili da mancare che da realizzare. Ci manca sicuramente qualcosa perché queste partite bisogna vincerle chiudendole quando se ne ha l’occasione; invece, ancora una volta l’ha spuntata il Petrarca”.

Decisamente più ottimista il direttore sportivo Andrea Scanavacca: “I ragazzi hanno giocato molto bene, dominando per gran parte della gara. Peccato per le tre nette occasioni da meta fallite. Abbiamo comunque dimostrato – conclude Scanavacca – che, nonostante gli infortuni e i problemi di rosa, ce la possiamo giocare e batterci alla pari anche con squadre più in forma di noi”.

Il capitano Tommaso Reato riconosce i meriti degli avversari: “Il Petrarca è stato bravo a crederci fino alla fine continuando a spingere. Noi, come già successo in campionato, abbiamo sbagliato molte occasioni da meta, subendo troppi calci contro . Loro sono stati bravi a non sbagliare niente, mentre noi abbiamo sprecato troppo. Ora dobbiamo riprenderci dall’amarezza e rimetterci al lavoro per prepararci al meglio in vista del campionato”.