Comunicato Cus Torino 14.doc CS – Ce.S.In. CUS Torino Rugby: Un incontenibile Ce.S.In. CUS Torino conquista anche Paese: 25-10 con mete di Tinebra, Clyde-Smith e Heymans e i calci di D’Angelo. Vincono l’Under 16 Elite sul Fiumicello per 25-8 (risultato sub judice) e l’Under 23 sul Cus Genova per 22-8. Migliora di settimana in settimana il Ce.S.In. CUS Torino, che cala un poker consecutivo di vittorie e rimane capolista nel girone della serie A. Battere a domicilio per 25-10 un Rugby Paese gasatissimo dopo il blitz esterno nel derby contro lo Zhermack Badia è impresa che rende questo inizio di stagione dei ragazzi di coach Regan Sue indimenticabile. Dopo i netti successi casalinghi su Cus Padova e Amatori Capoterra e quello di misura di Parma, ora capitan Narcisi e compagni riescono a dominare anche in trasferta e la notizia è un bel messaggio lanciato alla concorrenza. Vanno in campo Baire estremo, Musso (12′ st Carlalberto Lo Greco) e Tinebra (37′ st Marco Monfrino) ali, Heymans e D’Angelo centri, Forte apertura, Jaluf mediano di mischia, Merlino Clyde-Smith e Valmori (27′ st Amadio) in terza linea, Narcisi e Bandieri in seconda, Iacob (38′ st Montaldo) e Modonutto piloni e Lo Faro (35′ st Garbet) tallonatore. In panchina Malvagna e Oddone. Esordio da titolari dunque per Baire, Lo Faro e Valmori. Il Paese si affida a Furlan estremo, Casarin e Agnoletto all’ala, Andrea Pavin e Pagotto al centro, Barzan e Bergamo in mediana, Biasin, Tamas e Cadorin terze linee, Fornarolo e Menelle seconde linee, Berisa e Deoni piloni e Gigliodoro tallonatore. A disposizione Zanatta, Caeran, Borsato, Durigon J., Secolo, Durigon A. e Visentin. Si parte al 2′ con Clyde-Smith che penetra, ma Heymans perde palla. Al 3′ un’azione da touche innesca ancora l’inglese che va in percussione per 15 metri e viene fermato con un fallo. D’Angelo dalla piazzola non sbaglia (3-0). I locali hanno la chance per pareggiare al 7′: touche nei 22 metri offensivi e piazzato concesso per ingresso laterale in maul, ma Andrea Pavin lo fallisce. Il 3-3 arriva al 13′, quando Lo Faro si prende il giallo e Pavin inquadra i pali su punizione (3-3). Passano pochi secondi e Tinebra ruba palla sul calcio di avvio di Heymans e si fionda in mezzo ai pali. Uno sprint che conferma la superiorità ospite nei punti di incontro e la velocità dell’ala biancoblu, che quando se ne va diventa incontrollabile. D’Angelo trasforma per il 10-3. Al 21′ Musso e Baire non s’intendono su una palla alta e Casarin li infila, andando direttamente a realizzare. Pavin trasforma e firma l’aggancio (10-10). Il Ce.S.In. riprende a macinare gioco e non lascia spazio in mischia, con un Clyde-Smith grande mastino. Alla mezz’ora il raggruppamento cussino fa girare gli avversari, Merlino raccoglie e appoggia a Clyde, che vola in meta (15-10). I torinesi pressano e ottengono un piazzato che D’Angelo realizza (18-10). L’argentino è decisivo anche nel finale di tempo. Parte palla in mano dai suoi 22 metri e con una doppia finta disorienta i trevigiani e guadagna campo. Per 25 metri nessuno riesce a fermarlo e il suo scarico per Heymans, bravissimo ad assisterlo, consente al sudafricano di andare a schiacciare in mezzo ai pali. Trasformazione centrale di D’Angelo e a metà gara il punteggio è di 25-10 per il CUS. Al rientro la supremazia fisica degli ospiti permane. Merlino in percussione porta lo scompiglio, poi al 6′ Baire scappa via e serve lo stesso Merlino, che commette “in avanti”. Il Paese non esce dai suoi 22 metri e frena in qualche modo un paio di maul. Il Ce.S.In. rischia soltanto al 25′, con Lo Greco che salva la meta con un placcaggio puntuale. Poi attacca ancora, senza però trovare la mischia del bonus. Va molto bene anche così. I quattro punti ottenuti in Veneto sono preziosissimi per mantenere la testa della classifica a quota 18. Restano tre i punti sul Colorno, corsaro per 21-14 a Capoterra, mentre salgono a otto quelli sulle terze, che ora sono Badia, Vicenza e Paese. All’Albonico le prime a giocare, sabato, sono le due Under 14, allenate da Adriano Moro, Paolo Barbera, Massimo Spagnoli e Vittorino Tosatto, e arrivano un successo per 24-14 sul San Mauro e una sconfitta per 70-10 a opera dell’Asti. La domenica tocca a Under 16 Elite e Under 23. Clima tipicamente invernale, con freddo pungente e vento forte e fastidioso. Partono i più giovani, che devono riscattare la prova opaca offerta sul campo del Grande Brianza e battono il Fiumicello, ripescato in categoria, per 25-8. Partita segnata da ben tre infortuni, che costringono agli straordinari il 118 di Rivoli. Nel primo tempo si fa male il tallonatore ospite Nicholas Rocco, nel secondo il cussino George Reeves, entrato da pochi minuti in sostituzione di Carosso. Entrambi vengono ricoverati all’ospedale Martini per i controlli del caso e poi dimessi: piccolo trauma cranico per Rocco e colpo di frusta al collo e alla schiena per Reeves, che dovrà rimanere a riposo per una settimana. Alla fine l’arbitro Moudssif Rafia si lussa una spalla e la partita termina con 3’47” di anticipo. Nicola Compagnone schiera Gallo estremo, Lozzi e Ciarambino ali, Cisi (8′ st Gianusso) e Giuliano centri, Carosso apertura (8′ st Reeves, 45′ st Blasi), Enrico Monfrino mediano di mischia, Foresta, Fissore e Scarlata (48′ st Sacco), terze linee, Ragazzini e Campo (48′ st Serra) seconde linee, Del Grosso e D’Aveni piloni e Nicocia tallonatore. In panchina Atzeni e Vetturini. L’equilibrio si rompe già al 1′ con Cisi che supera come birilli gli avversari e va in meta (5-0). I cussini sono più forti fisicamente e più veloci, ma si distraggono e al 9′ Coppini e Cinelli li puniscono (5-5). Al 12′ Fasani realizza un piazzato ed è sorpasso (5-8). Il direttore di gara ne combina di tutti i colori e al 18′ espelle Compagnone. A poco a poco i cussini riprendono il comando delle operazioni e al 29′ e al 33′ le mete di Foresta e Cisi rimettono le cose a posto (15-8). In apertura di ripresa Cisi opera il break e serve palla a Lozzi, che non la controlla. L’azione prosegue e Foresta trova la meta (20-8). Il CUS Torino amplia ancora il margine al 12′ con un’azione al largo e decisivo assist di capitan Gallo per Lozzi (25-8). Al 17′ s’infortuna Reeves e il gioco rimane fermo per 25 minuti. Riprende per un’altra decina e la spalla fuori posto dell’arbitro ne sancisce l’epilogo prematuro. Toccherà al comitato lombardo omologare il risultato. L’Under 23 di Andrea Oliva regola per 22-8 il Cus Genova. Gatto funge da estremo, Listone (35′ st Civita) e Valenti (21′ st Febbraro) sono le ali, Varricchio e Falcetto i centri, Falasca e Lacicerchia i mediani, Sebastiano Lo Greco, Picco e Legnaioli le terze linee, Marchisio e Campi (21′ st Ursache, 38′ Fortunato) le seconde linee, Nicita (10′ st Mamdouh) e Varalda i piloni e Fortunato (35′ st Valsania) il tallonatore. A disposizione Mariut. I liguri si portano avanti con un piazzato di Invernizzi all’11’ (0-3). Due minuti dopo Falasca impatta con un altro calcio (3-3). Ospiti in inferiorità numerica al 19′ per l’ammonizione di Schiavone. Al 21′ i genovesi rimettono lungo da touche e Campi s’inserisce e corre in meta, prima della trasformazione di Falasca (10-3). Si va al riposo così. Al ritorno in campo i padroni di casa rimpinguano il bottino: al 9′ tre calci consecutivi prolungano la sfera verso la linea di meta ospite e Valenti è il più lesto ad arrivare a schiacciarla (15-3). Al 12′ la stessa ala controlla al volo e Campi al piede manda avanti. Questa volta il CUS Genova è bravo ad annullare. Il vento aumenta e giocare le touche correttamente è impresa vera. Il match si riapre al 31′ con una meta di Arnulfo (15-8), ma la reazione genovese in pratica si esaurisce lì. I ragazzi di Oliva non rischiano più e mettono il successo in cassaforte al 39′ con una maul stellare, finalizzata da Lo Greco, e la trasformazione di un ottimo Falasca (22-8). Poco fortunata ancora una volta la prestazione della cadetta di serie C territoriale. Sconfitta per 23-22 sette giorni fa ad Airasca, la compagine guidata da Antonio Campagna e Fabrizio Siviero cede per 16-14 in trasferta a Le Tre Rose. Locali più fisici, ma cussini che reggono bene il confronto e vanno in meta con Amadini e Zoccoletti (prima segnatura per lui in carriera). Di Iorio trasforma. Non basta, ma il successo non tarderà ad arrivare. 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