Comunicato stampa CUS AD MAIORA RUGBY 1951

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CS – CUS AD MAIORA RUGBY
1951:
Cus Torino, da un esame all’altro: dopo l’onorevole sconfitta
contro il Valsugana, i biancoblù domenica alle ore 14,30 faranno visita alla
capolista Gran Sasso. Il giovane mediano d’apertura Filippo Bianco:«Peccato per
le tre sconfitte, ma noi continuiamo a lavorare come dei matti. Vogliamo
invertire a tutti i costi la tendenza».
Aveva esordito in prima squadra contro
il Benevento per una manciata di minuti come estremo, al posto di Bestetti, e
gli era bastato per entrare nell’azione dell’ultima meta, poi segnata da Sebastiano
Lo Greco. L’assenza di Martin Thomsen, richiamato in patria, lo ha proiettato
nel XV titolare nel match che ha opposto il CUS Ad Maiora Rugby 1951 al
Valsugana e il 19enne Filippo Bianco, in un ruolo delicato come il mediano di
apertura, ha tenuto bene il campo.
«Sapevo da un paio di settimane – spiega
il giovane cussino – che Martin sarebbe tornato a casa e Regan Sue mi ha
preparato a dovere per prendere il suo posto. Impossibile negare che nei primi
dieci minuti ero un po’ spaesato, poi però la situazione è migliorata e
gradualmente l’emozione del debutto è sfumata via. Ho cercato di fare il
possibile per essere utile ai compagni. Prendere in mano una squadra non è
facile e la mancanza di esperienza rende tutto più impegnativo. Penso di dover
migliorare in particolare l’abitudine a calciare e con il passare del tempo
ogni gesto diventerà più naturale. Contro il Valsugana mi è piaciuto il modo in
cui abbiamo gestito il match, soprattutto nel primo tempo. Non dimentichiamo
che nel reparto dei trequarti abbiamo schierato un’Under 20. Nella seconda
frazione siamo calati, anche perché la fatica si è fatta sentire, e purtroppo
abbiamo compromesso l’esito finale. Ci sono stati fatali ancora degli episodi,
come era già accaduto ad Alghero e a Perugia. Purtroppo quando si cerca di fare
qualcosa e di essere propositivi accade di sbagliare. Siamo dispiaciuti di non
riuscire a fare quello che sappiamo, perché in settimana ci alleniamo
moltissimo per rendere bene in partita».
Bianco ha fatto parte per due stagioni
dell’Accademia Federale di Parma e lo scorso anno è rimasto nella città ducale in
prestito al Rugby Parma. «È stata un’esperienza molto formativa – racconta –
dal momento che a 15 anni sono andato via di casa e ho vissuto il rugby come il
centro della mia esistenza. Mi è servita come giocatore e come persona. A Parma
il rugby è molto sentito ed è più importante del calcio. È molto stimolante sperimentare
una realtà del genere. Nella zona oltre al Rugby Parma e all’Amatori ci sono il
Noceto e il Colorno e ogni derby era un evento. Sono anche stato convocato per
degli stage in Nazionale Under 17 e Under 18 e devo ammettere che l’azzurro
regala sempre una grande emozione». In estate Filippo è tornato a casa:«Sentivo
l’esigenza di rientrare e giocare in prima squadra in serie A per il CUS Torino
è sempre stato il mio desiderio, fin da quando a cinque anni ho iniziato a
praticare il rugby con questa maglia, su consiglio di papà Ivano».
Nella sfida di domenica alle ore 14,30, in
casa della capolista Gran Sasso, Thomsen si riprenderà il posto da titolare e
Bianco tornerà in panchina:«Continuerò a impegnarmi, per farmi trovare pronto
la prossima volta che il coach mi chiamerà in causa. A L’Aquila troveremo una
squadra forte e completa, che non a caso guida la classifica. Anche il
Valsugana, però, veniva da due nette vittorie e siamo riusciti a tenergli
testa. Il bilancio di un successo e tre sconfitte non ci rende giustizia e
vogliamo a tutti i costi invertire la tendenza sfavorevole. Ce lo meritiamo e
faremo il possibile per riuscirci».
L’Asd Gran Sasso Rugby è una realtà
recente del panorama rugbistico italiano. È infatti nata nel 2001 ed è partita
saggiamente dal settore giovanile. La prima squadra dal 2004 ha militato in
serie C e nel 2009-2010 è stata promossa in B. Dopo una stagione di
ambientamento in categoria, ha vinto il campionato ed è stato fermato solo dal
Colorno nei playoff per l’accesso alla A. Nel 2012-2013 ci ha riprovato e questa volta è andata bene: regular season trionfale con
96 punti all’attivo e playoff al cardiopalma contro il Tarvisum, con sconfitta
per 5-22 all’andata e successo per 26-9 nel ritorno e quarta meta di capitan
Daniele Giampietri a fare la differenza.
Da matricola nel girone B della serie A,
i ragazzi del confermato tecnico Pierpaolo Rotilio stanno disputando un
campionato sopra le righe. Finora gli aquilani hanno battuto l’Alghero per
30-16, il Badia a domicilio per 27-19, hanno ceduto in casa al Vicenza per
33-31 e hanno espugnato il campo del Prato Sesto per 20-18. Guidano la
classifica a quota 16, con  due lunghezze
su Vicenza e Valsugana. Nei primi tre turni il mattatore è stato il seconda
linea Marco Mancini, che ha messo a segno cinque mete. Si sono segnalati anche l’apertura
Andrea Banelli, che, con una meta, sette trasformazioni e tre piazzati, ha
realizzato 31 punti, e l’estremo Andrea Pelliccione, arrivato in estate dopo
aver militato nelle giovanili dell’Aquila e poi nel Colorno e nelle Fiamme Oro.
A Sesto Fiorentino Banelli e Pelliccione erano assenti e la squadra ha
funzionato bene lo stesso, a dimostrazione dell’ampiezza dell’organico
abruzzese.
Nel fine settimana all’Albonico giocherà
soltanto l’Under 16 Elite, che domenica alle 12,30 riceverà il CUS Milano. Nel
girone 2 della serie C Piemonte l’Amatori Torino alle 14,30 sarà ospite a
Biella del Piemonte, mentre la cadetta cussina sosterrà il suo turno di riposo. 
Addetto stampa sezione
RUGBY:
Roberto Levi
(+39) 347 – 1105647
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