Intervista ad Alessandro Troncon by federugby
“Questa Italia – ha aggiunto Troncon – ha tanti giovani di qualità come i vari D’Apice, Benvenuti, Bocchino. A North Harbour sarà un partita molto bella e difficile, che abbiamo intenzione di giocarci sino alla fine”. La geniale mediana dei Wallabies, con Cooper apertura e Genia numero nove, non è per Troncon l’unico aspetto da considerare in vista del match dell’11 settembre: “Sicuramente parliamo di due atleti di altissimo livello, ma è anche vero che hanno alle spalle una squadra che permette loro di esprimersi liberamente e senza timori. Il rugby è un gioco collettivo, loro possono dare pieno spazio alle loro grandi qualità di attaccanti perché il resto della squadra li mette nella condizione di avere la sicurezza e la fiducia per farlo”. Da Troncon, in chiusura di conferenza, parole di elogio per i tre numeri nove Azzurri convocati per la Rugby World Cup: “Chi è qui al Mondiale è perché merita di esserci. Semenzato, Gori e Canavosio sono giocatori con qualità diverse, ma sono tre mediani di grande qualità e, per quanto riguarda Semenzato e Gori, per ovvi motivi anagrafici, con un grande futuro davanti. Oggi forse Fabio (Semenzato) ha un po’ di fiducia in più derivante da un maggiore impiego nella passata stagione in Magners League (l’attuale Rabodirect Pro 12 ndr) e questo può lievemente avvantaggiarlo, ma nessuno parte con la garanzia del posto”. Il tecnico italiano glissa, infine, sui paragoni tecnici e caratteriali con Semenzato: “Alcuni dicono che mi somiglia? Di certo ha più capelli di me. Scherzi a parte, alcune caratteristiche sono simili ma non voglio entrare nel merito. Posso solo dire che Fabio è, come tutti, un grande lavoratore, un professionista che tiene molto al proprio lavoro ed al modo in cui lo svolge”.