LIVORNO. Per la prima volta nella propria lunga storia, il Livorno Rugby (nato nel lontano 1931) può annoverare, nelle proprie fila, un giocatore vice campione del mondo. Nick Reily, l’estremo australiano, classe ’80, sbarcato ieri in Italia, ha partecipato, nel 2001, in Argentina, al torneo iridato di rugby seven, la specialità che vede in campo sette giocatori, con un campo ridotto. La sua nazionale chiuse quel torneo mondiale al secondo posto. In finale gli australiani persero con i tradizionali rivali della Nuova Zelanda 31-12. Per la cronaca, Reily vanta pure convocazioni nella seconda rappresentativa degli Wallabies di rugby a XV (l’Australia ‘A’) e numerose chiamate nelle varie selezioni zonali. Vanta un curriculum eccezionale questo trequarti destinato a ricoprire un ruolo fondamentale nello scacchiere biancoverde. Chi lo ha visto all’opera, assicura che si tratta di un elemento dal grande talento. Velocissimo, capace di creare profondi break in attacco, dotato di un buon piede e molto abile in fase di placcaggio. Serve a completare una squadra, quella labronica, che nelle prime due giornate ha evidenziato qualche limite in personalità proprio nel reparto arretrato. Non è – lo diciamo subito – un gigante. Fisicamente è il classico trequarti scattista: ad occhio e croce sono giusti i dati che circolavano sul suo peso (88 kg) e sulla sua altezza (180 cm). “Sono grato – ha detto Reily oggi appena sbarcato all’aeroporto Galilei di Pisa – al Livorno Rugby che mi dà questa occasione. Era da tempo che volevo effettuare un’esperienza in Europa. So che in Italia, negli ultimi tempi, il livello delle squadre di club è cresciuto. Meglio così: sarà più bello esaltarsi e puntare a buoni risultati”. Riley giunge alla corte di Guglielmo Prima in buone condizioni. “I miei impegni – spiega – a Sydney, con gli West Harbour Pirates si sono conclusi da circa un mese. Dopo un torneo intenso, ho avuto l’opportunità di rifiatare. Ho mantenuto una buona forma curando la parte fisico-atletica”. Impossibile strappargli qualche dichiarazione in più. Il jet lag – ventidue ore di volo da Sydney, con tre scali intermedi – lo ha visibilmente stancato. Qualche battuta con il suo connazionale Jonathan Salvi (il tallonatore al primo torneo a Livorno, ma già da tre anni protagonista dei campionati italiani), qualche battuta con il suo nuovo tecnico Guglielmo Prima (contentissimo del suo ingaggio) e poi, ancor prima di una bella dormita, le classiche visite mediche. Visite che hanno confermato il suo ottimo stato di salute. Riley domani sera effettuerà, al ‘Carlo Montano’, il suo primo allenamento con il Livorno Rugby. Ai dirigenti biancoverdi il compito di perfezionare il suo tesseramento. Domani, giovedì, è l’ultimo giorno della settimana utile per cartellinare stranieri e poterli utilizzare nell’impegno del week end. Anche quest’oggi, dunque, straordinari per lo staff dei consiglieri del Livorno Rugby. Uno staff che lavora duramente dietro le quinte. Una squadra dirigenziale che ha raccolto, nel 2002, i cocci di un sodalizio in crisi di identità e di risultati. Uno staff che, dalla serie B, è ripartita di slancio, riportando il glorioso quindici labronico ai fasti di un tempo. Riley, salvo improbabili colpi di scena, esordirà con la maglia biancoverde domenica sul campo dell’Amatori Milano. Il match, valido per la terza giornata di serie A1, inizierà alle 15,30 e sarà arbitrato dal rodigino Pasquin. FABIO GIORGI