In edicola il nuovo libro dei fratelli Bergamasco

Roma – In vista del calcio d’inizio dell’RBS 6 Nazioni, il 5 febbraio al “Flaminio” di Roma contro l’Irlanda, i fratelli Azzurri Mauro e Mirco Bergamasco presentano, sabato 22 gennaio a Milano, il libro scritto a sei mani con Matteo Rampin, psichiatra e consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale.

Il nuovo libro dei fratelli Bergamasco, edito da Ponte alle Grazie (“Andare avanti guardando indietro” – 160 pagine, 14,00€), verrà presentato al pubblico ed ai media alla Libreria del Viaggiatore di via Meucci, nel capoluogo lombardo, alla presenza dei tre coautori.

Di seguito la scheda del libro, disponibile in libreria a partire dal 20 gennaio.

IL LIBRO

Da qualche anno il rugby si sta conquistando un seguito sempre più numeroso e particolarmente appassionato nel pubblico italiano, anche di quello femminile. Due campioni della palla ovale come Mauro e Mirco Bergamasco, affiancati da Matteo Rampin, dimostrano in queste pagine che i motivi di tanto successo non sono affatto accidentali, ma affondano le loro radici nei regolamenti, nell’orgoglio e nell’umiltà dei giocatori, nella disciplina, nell’etica stessa del rugby. In una parola, nella sua filosofia. Tecniche, mischie e placcaggi, il celebre “terzo tempo” e i fiumi di birra che dopo ogni partita riconciliano le squadre avversarie, il proverbiale fair play dei giocatori e del pubblico, la logica fondamentale del gruppo, sono tutti aspetti che agli occhi di molti potrebbero perfino sembrare paradossali, ma che indicano risvolti umani e morali insospettabili quando si assiste alla vera e propria battaglia che si combatte sul campo, fra fango, sangue e botte da orbi. Veri e propri “eroi della porta accanto”, i fratelli Bergamasco illustrano con semplicità il significato di uno sport che, al di là degli obiettivi strettamente agonistici, riflette in profondità la lotta che anima la vita e i nostri impulsi più ancestrali, riprodotti nel microcosmo sociale che è la squadra: in virtù dei caratteri non convenzionali di questa disciplina sportiva, la “filosofia rugbistica” si propone sempre di più come una metafora efficace in campo educativo e formativo.

GLI AUTORI

Mauro e Mirco Bergamasco, classe 1979 e 1983, padovani, sono le bandiere della nazionale italiana di rugby. Sono cresciuti entrambi nelle giovanili del Petrarca, dove hanno esordito in prima squadra a meno di vent’anni. Mauro è il giocatore in attività con il maggior numero di presenza in nazionale, mentre Mirco, sempre in nazionale, vanta il record di mete realizzate.

Matteo Rampin è consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale. Il suo approccio al miglioramento e al cambiamento si basa sull’applicazione delle neuroscienze a procedure non convenzionali di problem solving. Medico, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di una ventina di libri pubblicati in Italia e all’estero, tra cui Al gusto di cioccolato (Ponte alle Grazie, 2005).

Il gesto del passare all’indietro fa dell’umiltà una virtù strategica. Infatti una regola universale, che nel rugby si apprende subito, è “se non passi, se non fai partecipare gli altri il gioco non funziona”. La palla, come la vita, non è fatta per essere trattenuta. Occorre mettere in circolo i talenti, per farli fruttare. Detto altrimenti: per avere, si deve dare.