Un’altra brutta sconfitta anche a Livorno. Come nelle due precedenti sconfitte contro Firenze e Noceto, anche in terra toscana a farla da protagoniste sono state la poca attitudine al placcaggio, la poca confidenza e fiducia in sè stessi. Già in avvio era chiaro che il Livorno giocava per vincere, con un impegno superiore in tutte le fasi di gioco, ma soprattutto in fase offensiva, dove i rilanci di gioco erano tutti fatti ad alta velocità, con la giusta profondità. I toscani devono anche recriminare su azioni in evidente superiorità vanificate da inavanti che hanno mandato su tutte le furie il tecnico livornese. La Zhermack, nonostante le difficoltà, è stata anche pericolosa. È andata in meta con Brussolo nel primo tempo, segnatura annullata dall’arbitro Mancini di Frascati per un presunto inavanti, successivo però alla segnatura. Anche un calcio da posizione favorevole era stato sbagliato dall’apertura trevigiana a inizio partita. La Zhermack segna i primi punti a inizio ripresa con il piede del suo numero dieci. Arrivano altre due segnature dei padroni di casa, la prima in superiorità numerica per il giallo dato a White (scelta peraltro del tutto discutibile) che li portano a ventun punti di vantaggio, la partita sembra chiusa. Invece, grazie all’entrata di giocatori freschi e motivati, la squadra polesana va a segno due volte nel giro di tre minuti con Barion e Flagiello. Quando il punto di bonus sembrava alla portata dei polesani, arriva la solita doccia fredda: da raggruppamento la terza linea Saccà aggredisce la linea difensiva, non viene placcato e galoppa indisturbato fino in mezzo ai pali, per la meta del bonus che stacca definitivamente la Zhermack. Un brutto epilogo per una partita che sembrava poter portare una piccola soddisfazione, dopo essere stata così avara di bel gioco per la squadra del tecnico Tellarini. Emerge dal grigiore dell’incontro la terza centro scozzese Colin White, che si è dannato l’anima per fermare gli attacchi, placcando qualsiasi cosa gli passasse vicino. Bene anche il ritorno in squadra di Guido Barion, apparso in forma e in grado di dare aggiungere brìo e velocità alla linea arretrata polesana.
Giovedì allenamento a Villadose con la squadra allenata dal’ex rossoblu Flaviano Brizzante, che sta ottenendo ottimi risultati in serie B. Nel Villadose giocano Alessandro Lodi e Pietro Aggio, che hanno vestito la maglia della Zhermack fino all’anno scorso. Un’occasione per provare le giocate con un’opposizione vera, e preparare al meglio il difficilissimo turno casalingo contro il Mogliano, reduce da due significative vittorie: una a Roma contro la Mantovani Lazio, tra le favorite per la promozione, e una in casa contro l’Udine, superata nettamente. Un avversario da rispettare.